Il titolo crolla del 30% e viene sospeso dopo pochi minuti dal debutto. Molti fondi disertano la quotazione per dubbi su inquadramento dei rider che potrebbe creare problemi con i criteri Esg che definiscono la sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti. Grandi soci hanno invece scaricato le loro partecipazioni sul mercato in fase di collocamento. Tra questi Amazon che ha venduto azioni per 91 milioni di sterline e il numero uno della società Will Shu per 26 milioni. Ma i piccoli azionisti non possono vendere fino a mercoledì prossimo
Debutto disastroso per Deliveroo alla borsa di Londra. Il titolo della società di consegna di cibo a domicilio è al momento sospeso dopo un crollo del 30%. Del resto il percorso per debuttare sul listino non è stato privo di intoppi. Il prezzo iniziale del collocamento è stato via via ridotto e diverse grandi società di gestione britanniche (che solitamente garantiscono un limite ai ribassi con i loro acquisti) si sono tirate indietro a causa di alcuni aspetti tecnici della quotazione (una doppia categoria di azioni, insolita in Europa) e per le incertezze che ancora avvolgono l’inquadramento dei rider e che pregiudicano per ora l’inclusione della società negli investimenti che rispettano i requisiti di sostenibilità (Esg). “Ci sarà molta pressione in vendita, in quanto molti cercano di ritirarsi da una Ipo guasta”, ha commentato Patrick Basiewicz, analista di Finncap, sottolineando come, con il supporto degli istituzionali compromesso, ci saranno pochi grandi acquirenti del titolo.
Durante il collocamento Deliveroo ha venduto 384 milioni di azioni , pari al 21% del capitale, raccogliendo 1,5 miliardi di sterline, di cui 1 miliardo entrato nelle casse della società e 500 milioni in quelle degli azionisti che hanno venduto durante il collocamento, tra cui Amazon (91 milioni di sterline di incasso) il ceo Will Shu (26 milioni).Il valore con cui la società si è affacciata sul listino londinese era di 7,6 miliardi di sterline (8,9 miliardi di euro). Dieci minuti dopo valeva 2 miliardi di meno. Le perdite sono destinate a scaricarsi in primo luogo sugli investitori al dettaglio, a cui erano stati assegnati 50 milioni di sterline di azioni a 70mila risparmiatori non potranno vendere fino a mercoledì prossimo. Tra i big che hanno tenuto le azioni ci sono Fidelity e T Rowe. Deliveroo, nata nel 2013, ha chiuso il 2020 con un rosso di 224 milioni di sterline ma ha registrato un aumento dei ricavi del 54%, grazie al boom degli ordini favorito dai lockdown.
Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak, che aveva definito Deliveroo “una storia di successo britannica” ha affermato di non essere imbarazzato dal crollo odierno. “I prezzi delle azioni salgono, i prezzi delle azioni scendono”, ha detto Sunak che ha ricordato l’incerto debutto di Facebook del 2012.