L'indice dei prezzi cresce dello 0,8% rispetto all'anno prima. Più sostenuto l'incrementi medio della zona euro (+ 1,3%), in Germania dell'1,7%. In vista rincari di quasi il 4% per elettricità e gas
Sale l’inflazione a marzo secondo le stime preliminari dell’Istat. I prezzi al consumo sono saliti in media dello 0,8% rispetto al marzo 2020 e dello 0,3% sullo scorso febbraio. E’ il terzo mese di fila che l’inflazione registra un’accelerazione che, scrive l’Istituto di statistica si deve prevalentemente ai beni energetici non regolamentati come i carburanti che, “prima volta da febbraio 2020”, tornano a crescere su base annua (passano da -3,6% a +1,7%) e, a cascata, ai servizi relativi ai trasporti (da +1% a +2,2%). I rincari dei carburati sono legati al rialzo delle quotazioni del petrolio, il cui valore è raddoppiato negli ultimi 5 mesi. La stessa dinamica è alla base dei rincari per le bollette energetiche preannunciati per il mese di aprile con incrementi medi del 3,8% per l’elettricità e del 3,9% per il gas.
-I prezzi del cosiddetto carrello della spesa “vedono azzerata la loro crescita” come non accadeva da febbraio 2018, quando registrarono un calo dello 0,6%. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano, infatti, una variazione tendenziale nulla (dal +0,2% di febbraio). In particolare, i beni alimentari risultano stabili a +0,2% su base annua a causa di “dinamiche opposte”: “da un lato i prezzi dei beni alimentari lavorati che amplificano la loro flessione da -0,1% a -0,4%, dall’altro quelli degli alimentari non lavorati, che accelerano da +0,7 a +1%”. L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,9%.
L’inflazione italiana resta al di sotto di quella dell’intera zona euro che tocca l’1,3%, in aumento dallo 0,9% di febbraio, quando era rimasta stabile rispetto a gennaio. E’ la stima flash di Eurostat. Guardando alle principali componenti, l’energia ha l’impatto maggiore (4,3%, rispetto al -1,7% di febbraio), seguita dai servizi (1,3%), cibo, alcol e tabacco (1,1%) e beni industriali non energetici (0,3%). Ieri sono stati diffusi le prime stime sull’inflazione tedesca che si attesta all’ 1,7%.