Gibilterra ha inaugurato il ritorno alla “normalità”. I 34mila abitanti della piccola colonia britannica stanno mostrando al mondo come sarà la vita a vaccinazione conclusa. Dopo il coprifuoco, il governo locale ha revocato domenica anche l’obbligo della mascherina nelle strade più affollate del centrourbano. I residenti devono utilizzarla solo negli spazi pubblici chiusi, nei mezzi di trasporto e nei centri commerciali. Il processo di graduale eliminazione delle restrizioni è stato definito “Operazione libertà” ed è solo all’inizio.

Il primo marzo la ministra della Salute, Samantha Sacramento, ha pubblicato sul suo account Twitter una foto al ristorante – che ora sono aperti fino alle 2 di notte – dove si vedono due calici di vino e una mascherina appoggiata sul tavolo. “L’Operazione libertà è cominciata”, ha scritto, inaugurando la prima misura: utilizzo della mascherina solo nelle vie più trafficate, come la Main Street. La modesta grandezza della colonia ha reso più facile aspirare a un’immunizzazione rapida, ma la campagna di vaccinazione ha svolto un ruolo importante grazie a ritmi molto veloci. Quasi 28mila dei 34mila abitanti hanno già ricevuto la doppia dose, circa 4mila sono in attesa della seconda, la maggior parte PfizerBioNTech arrivati dal Regno Unito.

Nella lista sono entrati anche i 15mila lavoratori che si recano a Gibilterra ogni giorno, di cui 9mila spagnoli. 2500 sono già immunizzati, a più di 4mila è stata inoculata la prima dose. Un segnale di ripresa che rassicura un territorio colpito da oltre 4mila contagi e 94 morti: “Ci stiamo lasciando alle spalle il nostro inverno più mortale e stiamo dando il benvenuto alla primavera della speranza”, ha dichiarato il primo ministro Fabian Picardo, mentre annunciava il rilassamento delle misure anticovid. “La pandemia non è ancora passata del tutto e dobbiamo continuare avanzando con cautela nelle settimane e nei mesi a venire per salvaguardare gli incredibili obiettivi raggiunti”, ha detto in riferimento ai dieci casi di covid ancora attivi, dei quali otto sono residenti e due persone di passaggio.

L’80% della popolazione vaccinata a Gibilterra contrasta con il 5,3% della vicina provincia spagnola di Cadice, dove oltre mille persone risultano infette, secondo i dati regionali di venerdì. I municipi limitrofi mantengono il coprifuoco alle 23, l’uso obbligatorio della mascherina e le restrizioni di ingresso a bar e ristoranti. La preoccupazione principale riguarda l’importazione di casi legati alla variante di origine inglese che potrebbe scaturire dall’apertura di corridoi di viaggio tra il Regno Unito e la sua colonia.

L’ospedale Sant Bernard non ha pazienti covid da una settimana. Non ci sono contagi nelle residenze per anziani e sono ripresi i matrimoni. Nelle prossime settimane, il governo conta di riprendere anche gli eventi di massa, al 30% della capienza, come nel caso della partita GibilterraOlanda valida per le qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo. Il segretario di Stato per la Salute britannico, Matt Hancock, ha celebrato Gibilterra alla Camera dei Comuni come “prima nazione al mondo a completare il suo intero programma di vaccinazione per adulti”.

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