Si torna poi a parlare di un altro dei «misteri» di questa vicenda, la scomparsa di un prezioso rubino appartenuto a Teodosio Losito. Perché Nitto Flores indossava quell’anello il giorno del funerale di Losito? A spiegarlo è lui stesso all’avvocato Daria Pesce
Continua la «sfilata» di attori e volti noti chiamati dalla Procura di Roma in veste di persone informate sui fatti nell’ambito dell’indagine avviata alcuni mesi fa dopo la denuncia presentata dai familiari di Teodosio Losito, il produttore tv trovato morto l’8 gennaio del 2019 nella sua villa a Zagarolo. Dopo Gabriel Garko, Giuliana De Sio, Adua Del Vesco, Massimiliano Morra e Barbara D’Urso, ieri è toccato a Nancy Brilli, che lavorò con la Ares Film in due serie di grande successo come Il bello delle donne e Caterina e le sue figlie. Intanto emergono nuovi dettagli sull’indagine, tra cui la testimonianza dell’attore Nitto Flores, che rivela di aver provato a rianimare Losito e spiega il «mistero» dell’anello che gli regalò lo sceneggiatore.
NANCY BRILLI E I RAPPORTI CON TARALLO
Il pm romano Carlo Villani continua le sue indagini, ancora contro ignoti, in cui s’ipotizza il reato di istigazione al suicidio. In attesa di ascoltare il produttore Alberto Tarallo (che non risulta indagato), per vent’anni compagno di Losito, ieri in Procura è stata sentita per due ore Nancy Brilli e l’interrogatorio si sarebbe concentrato sul rapporto di lavoro che l’attrice ha avuto con la casa di produzione. «Non era gente cui con avessi particolarmente passione a lavorare. C‘erano persone che non mi piacevano, la gestione non era chiara. So che fino al giorno prima lavoravo e il giorno dopo non lavoravo più. La fiction era Caterina e le sue figlie 2, il direttore di rete mi chiamò e mi ringraziò dicendomi che avevo alzato gli ascolti. Mai più lavorato con loro», raccontò l’attrice a Dagospia. Poi precisò di non avere da tempo più alcun contatto con Tarallo: «Sono stata eliminata da un giorno all’altro dalle produzioni, con loro ho realizzato solo successi. Improvvisamente ho capito che stava cambiando qualcosa, non abbiamo più lavorato insieme». Sempre a Dagospia, la Brilli rivelò di non aver notato nulla di strano nella villa di Zagarolo, mentre ammise che tentarono di suggerirle un finto flirt: «Mi è stato consigliato di fidanzarmi con un attore. Non mi è parso il caso».
NITTO FLORES PROVÒ A RIANIMARE LOSITO
Intanto Il Messaggero svela nuovi dettagli inediti e scrive che l’avvocato di Alberto Tarallo, la penalista Daria Pesce, ha condotto un’indagine privata per provare a capire ciò che accadde l’8 gennaio del 2019, il giorno in cui Teodosio Losito si tolse la vita. Da questa ricostruzione emerge che nella villa di Zagarolo erano presenti oltre a Losito e Tarallo anche due colf, la cuoca e l’attore Andrea Marras, in arte Nitto Flores (tra i protagonisti de Il bello delle donne…alcuni anni dopo e Furore-Il vento della speranza). Proprio quest’ultimo avrebbe provato a rianimare Losito, utilizzando le tecniche apprese durante un corso di rianimazione.
IL MISTERO DELL’ANELLO
Si torna poi a parlare di un altro dei «misteri» di questa vicenda, la scomparsa di un prezioso rubino appartenuto a Teodosio Losito. Perché Nitto Flores indossava quell’anello il giorno del funerale di Losito? A spiegarlo è lui stesso all’avvocato Daria Pesce: «Solo la sera prima mi aveva regalato il suo anello di zircone», ha precisato l’attore, ridimensionando così il valore dell’anello (oltre a quello, sarebbe sparito anche un Rolex). La difesa di Tarallo precisa inoltre che non c’è alcun mistero neppure rispetto allo spostamento del corpo dello sceneggiatore, che si tolse la vita impiccandosi a un termosifone: «Quando Losito è stato trovato impiccato, è stato sposato sul letto e poi, in due, hanno provato a rianimarlo».