La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
Diversivi, ispezioni segrete, ostruzionismi: tattiche poco ortodosse ma che nel calcio vengono utilizzate, spesso, per trarre vantaggio e di conseguenza provocare uno svantaggio agli avversari. Tattiche poco ortodosse, come detto, ma che a Domeniche Bestiali piacciono: tra esibizionismo, placcaggi, spiate e chi riesce a fare di tutto in una sola volta.
LAVANDINA? NO, BIDET – Gonzalo Bergessio è un attaccante di quelli veri, pericolosissimo in area: a Catania lo ricordano benissimo grazie ai suoi 35 gol messi a segno in maglia rossoblù. Uno che dovevi guardare a vista. E proprio con questo obiettivo, farsi guardare, Gonzalo ha messo in scena una tattica singolare nell’ultima partita del suo Nacional Montevideo. Mentre la squadra uruguaiana si apprestava a battere un calcio di punizione dal limite, lui in barriera assieme a un compagno ha ben pensato di abbassarsi i pantaloncini mostrando la mercanzia al portiere Lerda… che è scoppiato a ridere.
INVIATI SPECIALI – Dopo il fattorino spaesato, con due pizze in mano nello stadio di Vila Real, in Spagna, durante un match di Europa League, sempre da un impianto iberico arriva un’altra immagine degna di Domeniche Bestiali. E stavolta addirittura dal Bernabeu. Chi sono gli insoliti ospiti dello stadio più famoso del mondo? Due pinguini. Sì, sì. Con aria seria e impettita sugli spalti, tranquilli a guardare chissà cosa mentre degli operai lavorano per migliorare l’impianto di Madrid. Scatenato il web: in particolare i tifosi delle Merengues che vista la stagione non esaltante hanno ipotizzato che i due fossero Isco e Hazard, non in perfetto di forma in verità.
SEI QUA FRA NOI, FRA NOI – Ancora un appuntamento della serie di quelli che, non essendo giocatori, intervengono come se lo fossero: dal dirigente che placcava l’attaccante lanciato a rete, agli allenatori che mettono il piedino sul pallone quando viaggia nei paraggi della loro panchina e così via. Stavolta è il turno di un dirigente della Vibonese, Condò, che ha preso 500 euro di multa e una squalifica “per condotta gravemente antisportiva in quanto si frapponeva tra il pallone ed un calciatore della squadra avversaria allo scopo di ritardare la ripresa del gioco”.
MULTITASKING – Infine un esempio di capacità di agire con più azioni e su più livelli arriva da un mister della Serie D: perché inveire in una sola maniera quando puoi farlo in tanti modi? Un assunto che sostiene il mister della Virtus Bolzano, Sebastiani, che si è preso cinque giornate di squalifica perché: “Allontanato per avere rivolto espressione irriguardosa all’indirizzo della Terna Arbitrale mentre colpiva con due pugni la propria panchina, nell’abbandonare il terreno di gioco si avvicinava a un A.A. e lo urtava volontariamente all’altezza delle spalle”.