Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell mi hanno violentata davanti a mio figlio. L’accusa verso il magnate newyorchese accusato, tra l’altro, anche di pedofilia e la sua amica e complice britannica, è stata formulata da una donna di origine turca e pubblicata dal DailyMail. I fatti risalgono al 2006, quando la vittima aveva 26 anni e suo figlio 8. Adescata durante un barbecue del jet set americano, la donna che lavora come agente immobiliare, è stata poi sequestrata in un appartamento di Naples in Florida e alla presenza del figlio minacciata con una pistola da Epstein a fare sesso con lui in presenza della Maxwell che, secondo i racconti che nei mesi si sono succeduti, fungeva da maitresse di questi rapporti sessuali violenti e non consenzienti.
La ragazza venne anche minacciata di morte nel caso fosse andata a raccontare i fatti alla polizia, anzi Epstein le avrebbe detto che l’avrebbe fatta finire in pasto ai coccodrilli. Inoltre l’accusatrice sarebbe stata costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico per riconquistare la verginità. Intervento “artigianale” eseguito sempre in una casa privata da “un ricco uomo dall’accento russo”. Tutti gli abusi, secondo la testimonianza della vittima, sono accaduti con il figlio presente. Epstein non può ovviamente più rispondere a queste accuse, in quanto impiccatosi in carcere il 10 agosto del 2019. La Maxwelle è invece in cella a New York ed è accusata di adescamento, complicità nel traffico di prostituzione e abusi su minori.