È uno dei cinque Stati membri dell’Unione europea a non averlo riconosciuto ufficialmente, uno dei 91 al mondo, e non contribuisce nemmeno più alla missione Nato Kfor per garantire la pace nel Paese. Così, quando la nazionale della Spagna, per la prima volta nella sua storia, si è trovata ad affrontare il Kosovo alle qualificazioni per il prossimo Mondiale in Qatar del 2022 si è creato un cortocircuito terminologico che, oltre a generare situazioni al limite del grottesco, ha anche indispettito lo staff balcanico che, invece, ha preteso di essere trattato come qualsiasi altro Paese che partecipa alle qualificazioni al campionato del mondo, in quanto riconosciuto dalla Fifa (e dalla Uefa) dal 2016.
Il motivo di tanta attenzione da parte di Madrid all’uso dei termini è lo stesso che l’ha portata a decidere di non riconoscere come entità statale il piccolo territorio incastonato al confine tra Serbia e Albania: la presenza di numerosi movimenti indipendentisti all’interno del Paese iberico che troverebbero giovamento in un tale riconoscimento da parte dello Stato centrale. Così, il nome del Kosovo è stato di fatto cancellato dall’evento: i telecronisti non hanno parlato di inni nazionali, ma solo di “inni della partita”, nelle grafiche di accompagnamento al match l’abbreviazione “kos” è stata scritta in minuscolo a differenza della “ESP” riferita alla squadra di casa, mentre i giornalisti della carta stampata hanno fatto riferimento a una generica “selezione della federazione calcistica del territorio del Kosovo”. Anche il profilo Twitter della federazione spagnola ha parlato solo di “territorio del Kosovo”.
Un atteggiamento che non è piaciuto alla spedizione di Pristina. Così, dopo aver ricordato che “senza bandiera, inno e un trattamento uguale in tutto e per tutto a quello riservato al resto delle federazioni non scenderemo in campo”, si è sfogata con i giornalisti. Tanto che l’addetto stampa, prima del match, alla domanda del quotidiano As “al mister” ha chiesto più volte di specificare “al mister di quale squadra, perché non abbiamo mai visto il nome della nostra Nazione sui vostri giornali”. Una mossa che ha costretto il reporter a rispondere: “Al ct del Kosovo”.