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Lego, è caccia ai trafficanti di mattoncini: “Mercato più redditizio della droga, soprattutto i pezzi rari”

Potrebbe far ridere, in realtà è a tutti gli effetti un traffico illegale e c'è già un precedente: negli Stati Uniti, infatti, la polizia aveva arrestato un gruppo di donne per un furto di scatole Lego del valore di 200 mila euro

di F. Q.

La polizia francese sta indagando su un caso di traffico illegale internazionale piuttosto particolare, non sono armi né droga bensì giocattoli e, nella fattispecie, costruzioni della Lego. Stando a quanto riportato dal Guardian, l’indagine è stata lanciata dopo che gli agenti nel giugno scorso avevano arrestato tre persone che stavano rubando scatole di Lego in un negozio di giocattoli a Yvelines, fuori Parigi. Sotto interrogatorio, i tre sospetti avrebbero confessato di far parte di una squadra europea specializzata proprio nel furto di pezzi di Lego, particolarmente ricercati dai collezionisti.

Investire in questi pezzi non è una novità, tuttavia questo mercato di nicchia ha raggiunto numeri stellari con la pandemia. “Le persone hanno più tempo a casa a causa delle restrizioni dovute al coronavirus e il mercato del gioco è esploso. È addirittura più redditizio della droga, spesso abbiamo più di mille vendite di Lego a settimana“, ha spiegato Gerben van IJken specialista di Lego che lavora per una piattaforma di aste online. Ad esempio il set Lego Cafe Corner del valore di 150 euro alla sua uscita nel 2007, è stato venduto l’anno scorso a 2.500 euro. Non solo. Già nel 2005, negli Stati Uniti, un gruppo di donne era stato arrestato dalla polizia per un furto di scatole di Lego dal valore di ben 200 mila euro.

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