Meno di un’ora fa Motorola ha annunciato al mondo l’arrivo dei suoi due nuovi smartphone facenti parte della tanto amata famiglia moto g. Noi abbiamo avuto la possibilità di provare il più prestante dei due nuovi prodotti, Moto G100, per alcuni giorni e ora possiamo finalmente parlarvene nella nostra recensione completa.
Motorola moto g100 è uno smartphone che sulla carta ha moltissime caratteristiche interessanti: è il primo smartphone a nostra disposizione a montare il processore Snapdragon 870 di Qualcomm e la possibilità di utilizzarlo in modalità desktop grazie a quella che l’azienda chiama Ready for lo rende estremamente interessante per chi ha bisogno di lavorare in mobilità. La serie moto g è finalmente pronta a “diventare grande” ed entrare nel mondo del lavoro?
Design
Motorola moto g100 è uno smartphone dalle dimensioni incredibilmente generose, 168,4 x 74 x 9,7 mm. L’azienda per provare a migliorarne l’ergonomia ha optato per un form factor più allungato e stretto (21:9), simile a quello utilizzato da Sony per i propri prodotti più recenti. Questa scelta, assieme alla decisione di utilizzare cornici e scocca plastiche, ha aiutato a contenere il peso che arriva comunque a 207 g per via della grande batteria.
La scocca, dagli effetti di luce davvero particolari nella colorazione Iridescent Ocean che abbiamo ricevuto in prova, ha una finitura leggermente satinata al tocco. Tuttavia raccoglie una gran quantità di ditate esattamente come la cover trasparente in TPU che Motorola include nella confezione.
Nonostante questo e nonostante al tatto si capisca immediatamente che il posteriore di Moto G100 è fatto di plastica, devo ammettere che la qualità costruttiva dello smartphone è davvero buona e restituisce una sensazione di solidità che davvero pochi smartphone dalla scocca plastica riescono a dare. Niente flessioni strane o scricchiolii.
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Motorola ha deciso si spostare il lettore di impronte dal retro, dove si trova il logo alato del brand, al lato destro. Il lettore di impronte di tipo capacitivo è rapido e preciso, oltre ad essere posizionato ad un’altezza molto comoda per chi impugna lo smartphone con la mano destra.
Sulla cornice, in posizione diametralmente opposta al bilanciere del volume che è leggermente difficile da raggiungere senza cambiare posizione del dispositivo in mano, troviamo un tasto dedicato a Google Assistant.
Il fatto che sia posto in alto ne rende difficile l’utilizzo, è molto più facile a quel punto usare la hotword “Ok Google” oppure sbloccare lo smartphone e utilizzare la gesture dedicata a richiamare l’assistente. Inoltre essendo perfettamente in opposizione al bilanciere del volume capita spesso di modificare la potenza dell’audio multimediale quando si cerca ti premerlo.
Display
Molto probabilmente per contenere i costi, Motorola ha optato per un display dalla diagonale di 6,7 pollici di tipo IPS LCD dalla risoluzione Full HD+. Lo schermo è in grado di raggiungere i 90 Hz ed è presente una modalità automatica in grado di passare intelligentemente tra 60 Hz e la frequenza massima per risparmiare batteria.
Non fatevi però ingannare dal fatto che non si tratti di uno dei pannelli AMOLED che ad oggi vanno tanto di moda: il display di moto g100 è uno dei migliori che io abbia avuto modo di provare recentemente!
La ridottissima dot pitch (il “bordo” che separa i vai pixel e sub-pixel) fa sembrare il display più risoluto di quello che è in realtà e le immagini hanno una qualità ed una pulizia che non vedevo da molto. Era davvero da parecchio tempo che non mi capitava di utilizzare un IPS di alta qualità come quello montato su G100.
Di default il profilo colori è impostato su “Intensi” il che fa veramente brillare ogni tonalità mostrata dal pannello, anche a rischio di saturare un po’ troppo l’immagine. Non mi è affatto dispiaciuto. Nonostante ciò lo smartphone è in grado di coprire l’intera gamma colori DCI-P3 e la calibrazione del pannello può essere modificata dalle impostazioni.
Nonostante si tratti di un pannello IPS i neri sono comunque sorprendentemente profondi ed è difficile notare strani effetti di bleeding anche guardando contenuti HDR10 con aree molto luminose a contrasto di altre molto buie.
Questo è valido per quasi tutto il pannello, attorno ai due fori per le fotocamere frontali purtroppo è visibile un leggero alone tipico degli LCD forati. Un vero peccato, oltre alle cornici decisamente troppo spesse, che comunque per uno smartphone di fascia media possono andare bene, è l’unico vero punto debole di questo display.
Fotocamere
Parlando delle fotocamere frontali di Moto G100, troviamo a bordo due sensori: il principale da 16 MP affiancato da uno secondario da 8 Mpixel.
Le due fotocamere si differenziano per l’ampiezza del campo visivo delle lenti, la secondaria è infatti un grandangolo che troverete estremamente utile quando si potranno tornare a scattare selfie di gruppo.
Il comparto fotografico principale sul retro è composto da quattro diversi sensori. La fotocamera che utilizzerete di più è dotata di un sensore da 64 Mpixel che svolge anche il compito di teleobiettivo grazie allo zoom digitale fino a 8x che è possibile ottenere “ritagliando” l’immagine. A completare la dotazione fotografica troviamo una fotocamera ultragrandangolare da 16 Mpixel.
Vista la presenza di un sensore ToF (Time of Flight) posto sul retro, il quale può essere utile per le modalità ritratto o per scansionare la profondità della scena inquadrata, trovo davvero senza senso l’inclusione di un’altra fotocamera da 2 Mpixel usata proprio come sensore di profondità. Il budget sarebbe stato meglio speso altrove, magari in un teleobiettivo o in una capsula auricolare amplificata, ma di questo ne parleremo tra poco.
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C’è da dire che i risultati che ho ottenuto in questi giorni di test mi hanno lasciato abbastanza colpito. Per trattarsi di uno smartphone di fascia media con sensori fotografici e lenti conseguenti, devo ammettere che le foto scattate con Motorola moto g100 sono notevoli.
Certamente ci sono concorrenti che possono dargli filo da torcere, ma vista la storica mancanza di attenzione che Motorola poneva nella qualità fotografica dei propri dispositivi, questo è un grande passo avanti. La strada è quella giusta!
La modalità HDR non è delle migliori, con le parti più chiare dell’immagine che tendono ad essere sovraesposte in controluce, ma in questa fascia di prezzo i risultati sono ok.
La fotocamera ultragrandangolare ha l’autofocus che le permette di essere utilizzata come lente macro. Motorola ha persino incluso un flash LED ad anello che permette di illuminare il soggetto inquadrato da vicino, non aspettatevi tuttavia i risultati del microscopio di Oppo Find X3 Pro. Il flash ad anello tende a sovraesporre un po’ troppo i soggetti da vicino.
Motorola ha anche implementato per la modalità di registrazione video il cosiddetto Audio Zoom, in grado di isolare e concentrare la registrazione dell’audio sul soggetto inquadrato.
Prestazioni
Quando Qualcomm ha annunciato al mondo lo scorso dicembre lo Snapdragon 870, l’ho personalmente definito come il chip da “quasi top di gamma”. Ed è proprio su questo chip che ha fatto affidamento Motorola per il suo g100, un processore in grado di offrire prestazioni ottime in ogni tipo di contesto senza esagerare nei costi.
Il Moto G100 è il primo smartphone che ho modo di provare con questo SoC, lo stesso del top di gamma Edge S, e devo ammettere che ne sono rimasto piacevolmente colpito. Affiancato da 8 GB di RAM e a 128 GB di memoria interna, i quali sono espandibili con una scheda MicroSD fino ad 1 TB, il top della famiglia moto g si è difeso egregiamente non mostrando mai segni di rallentamenti o incertezze.
Certo, i gamer vorranno forse orientarsi verso i modelli con la potenza massima disponibile sul mercato data dallo Snapdragon 888, tuttavia per la restante grande fetta della popolazione le prestazioni di moto g100 risulteranno eccellenti.
Questa dotazione hardware ha permesso a Motorola di implementare in moto g100, per la prima volta in un dispositivo con il proprio brand, una modalità desktop chiamata Ready for e che permette di utilizzare lo smartphone come un vero e proprio PC da collegare ad un monitor esterno oppure una TV.
Anche in modalità desktop non ha mai mostrato rallentamenti e risulta perfettamente utilizzabile. Questo Moto G100 sarà un vero e proprio gioiello per chi vuole avere sempre con se un dispositivo su cui poter all’occorrenza svolgere del lavoro extra, vi basterà portare con voi il cavo incluso nella confezione o qualsiasi altro adattatore USB Tipo-C/HDMI.
Ovviamente non manca il supporto alla connettività 5G di nuova generazione per rimanere sempre connessi ovunque andiate, una chicca che potrebbe tornare sicuramente utile quando le infrastrutture italiane saranno più diffuse sul territorio.
Purtroppo Moto G100 sacrifica un po’ l’esperienza multimediale limitando l’uscita audio al solo speaker nella parte inferiore. Fortunatamente l’azienda ha trovato posto per mantenere il jack da 3,5 mm per le cuffie.
Software
L’hardware che l’azienda ha deciso di utilizzare per Moto G100 è sicuramente stato scelto in previsione della vera novità che questo prodotto porta sul mercato: la modalità Ready for.
Utilizzando il cavo adattatore USB Tipo-C/HDMI incluso nella confezione è possibile infatti sprigionare tutto il potenziale dello smartphone migliore della famiglia Moto G. Collegando Moto G100 ad un display è infatti possibile accedere ad un launcher personalizzato che ci permette di avere accesso rapido a quattro diverse modalità d’uso: una dedicata alle videochiamate, una ai giochi, una alla visione di contenuti multimediali e, forse quella più interessante, la modalità desktop vera e propria.
Le prime tre voci che vi ho nominato non sono altro che raccolte di app a tema che possono essere lanciate in velocità e che sfruttano l’output video tramite la porta USB Tipo-C per mostrare i propri contenuti su TV o monitor. La modalità Ready for desktop è invece la vera star dello show.
Motorola ha preso diversi appunti da Samsung DeX e ha deciso di presentare il proprio ambiente desktop personalizzato che è possibile utilizzare spostando il puntatore usando lo schermo del touchpad come trackpad e tastiera, oppure collegando degli accessori esterni.
Dire che Motorola ha fatto un ottimo lavoro e riduttivo, l’azienda ha realizzato una versione di Android per desktop che per alcune caratteristiche può tranquillamente far diventare verdi di invidia i Chromebook di Google.
La UI è incredibilmente bella, il launcher per le app, l’area di notifica, la taskbar, nulla è lasciato al caso. Non ci è dato sapere quanto dello sviluppo di questo software arrivi dalla modalità desktop nascosta in Android e ancora non “sbloccata” ufficialmente da Google e quanto da Motorola. C’è comunque da dire che il risultato è davvero godibile!
Motorola, durante il briefing a cui abbiamo partecipato, ha anche parlato della possibilità di collegamento di moto g100 ai PC desktop senza necessità di software aggiuntivo per l’utilizzo di Ready for in modalità finestra. Purtroppo non siamo riusciti a far funzionare in alcun modo questa caratteristica e non abbiamo trovato alcun riferimento a questa modalità sullo smartphone.
Vi aggiorneremo nel caso l’azienda metta a disposizione anche questa possibilità, la quale permetterebbe di utilizzare le applicazioni Android in Windows senza necessità di cambiare l’input del display per passare da PC a Moto G100 o attendere il supporto ufficiale di Microsoft alla funzione.
Alcune immagini di Motorola che mostrano le potenzialità di Ready for Motorola My UX, bene ma uno sforzo in più? Non calcolando però la modalità Ready for, che anche se la reputo davvero ben realizzata potrebbe risultare utile ad una cerchia di utenti più ristretta, il software Motorola non riesce a fare quel piccolo passo in più che produttori come OnePlus, Asus e Google stessa hanno fatto da tempo.
Motorola My UX, nonostante sia un punto di vanto il fatto che non si discosti molto da Android 11 stock, fa fatica ad impressionare. Certo, il sistema è snello, veloce, non è inondato da inutile bloatware il che è sempre un bene, ma manca di quel qualcosa in più che la possa rendere memorabile nella mente degli utenti.
Dopo aver utilizzato uno smartphone del brand, un utente credo abbia davvero pochi motivi di voler rimanere aggrappato al marchio in quanto alla fine dei conti il sistema operativo installato poco si discosta da quella che può essere una TCL UI, Android One o gli altri smartphone che hanno investito poco sulla personalizzazione del software.
Non dico che si debba arrivare ai livelli di ColorOS oppure One UI, ma l’azienda con sede a Chicago dovrebbe prendere un appunto o due dal lavoro di Google sui propri Pixel o quello di OnePlus sulla Oxygen OS. Detto questo le classiche personalizzazioni che Motorola ci ha abituati a trovare ci sono tutte, come il comodissimo display ambient Moto Display e le gesture per l’attivazione rapida di fotocamera e torcia.
Purtroppo a causa della tecnologia di display utilizzata non si può impostare alcun tipo di always on display, ma sono presenti comunque moltissimi sfondi (anche animati), temi e gesture da poter personalizzare.
Autonomia
Motorola moto g100 sotto la scocca nasconde una batteria da 5000 mAh, la quale rappresenta buona parte del peso dello smartphone e che ha portato l’azienda a decidere di non includere la ricarica wireless su questo prodotto per non aumentarne ancora di più lo spessore complessivo.
Che dire? Due giornate di utilizzo non solo sono possibili ma sono quasi garantite! A meno che non decidiate di deliziarvi con lunghe ed intense sessioni di gioco sotto rete 5G, è praticamente sicuro che moto g100 riesca a portarvi oltre la fine della singola giornata con una buona quantità di energia residua. Sarà davvero difficile riuscire a scaricarlo prima di sera.
Purtroppo il caricabatteria Turbo Power incluso nella confezione è da soli 20 W, un valore lontano da quello di alcuni concorrenti e che richiede comunque del tempo per riempire la capiente batteria. Detto questo ci sono davvero molti smartphone in commercio che hanno ancora alimentatori da 10 W o meno nella confezione, oppure vengono spediti senza. Non c’è molto di cui potersi lamentare dunque.
Conclusioni
Lo smartphone Motorola ha delle qualità. La famiglia moto g non è più orientata solo ai giovani o a chi ha un budget contenuto ma vuole approcciarsi anche a chi ha bisogno di qualcosa di più e g100 ci riesce benissimo.
La modalità Ready for e tutta la potenza sotto il cofano, assieme alla connettività 5G e l’espansione di memoria, strizza l’occhio al mercato business per cui l’azienda ha da sempre avuto un occhio di riguardo. Sicuramente aiuta il fatto che Motorola è il produttore con più dispositivi certificati Android Enterprise Recommended e che promette tre anni di aggiornamenti.
Nonostante non sia il punto su cui il brand si è concentrato maggiormente, il comparto fotografico è decisamente migliorato rispetto a tutti gli smartphone moto g che sono venuti prima di questo, anche se siamo lontani dai veri e propri miracoli che la concorrenza cinese porta in questa fascia di prezzo (o anche più in basso!).
Sicuramente Moto G100 è uno smartphone valido e piacevole da utilizzare anche se le sue dimensioni non sono delle più contenute. Con un prezzo di vendita al lancio di 599,90 euro è forse un po’ difficile da raccomandare se non trovate davvero uso per le funzionalità uniche permesse dall’adattatore USB/HDMI incluso nella confezione.
Tuttavia la raccomandazione diventa decisamente più facile se si considera lo sconto di 100 euro che l’azienda mette a disposizione sin da oggi per festeggiare il decimo anniversario della famiglia di prodotti più amata del brand.