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Alda D’Eusanio sbotta: “Io, trattata peggio di tutti. Anche altri hanno dato voce ad alcune chiacchiere ma non sono stati in coma”

“Non è pensabile che un errore sia come una nera vernice in grado di cancellare tutto quello che una persona è stata fino a poco tempo prima di entrare in quella Casa", ha dichiarato la giornalista al settimanale Mio tornando sul discusso caso e aggiungendo un nuovo tassello: “Le azioni nei miei riguardi sono state ben più dure..."

di Giuseppe Candela

Le accuse di violenza domestica nei confronti di Paolo Carta, compagno di Laura Pausini, da parte di Alda D’Eusanio al Grande Fratello Vip hanno creato un vero e proprio caso mediatico. La giornalista è stata querelata dalla coppia, a cui ha rivolto le scuse pubbliche dopo la squalifica, ma anche dal manager Adriano Aragozzini che aveva descritto come la causa della rovina di Mia Martini.

“Non è pensabile che un errore sia come una nera vernice in grado di cancellare tutto quello che una persona è stata fino a poco tempo prima di entrare in quella Casa”, ha dichiarato la D’Eusanio al settimanale Mio tornando sul discusso caso e aggiungendo un nuovo tassello: “Le azioni nei miei riguardi sono state ben più dure rispetto a quelle che ci sono state nei confronti di Massimiliano Morra e Adua Del Vesco. Anche loro hanno dato voce a delle chiacchiere e oggi c’è un’inchiesta in corso per istigazione al suicidio. Come se non bastasse Adua fa outing (vero o falso che sia) per Morra, toccando una sfera delicata come quella della libera scelta di fare coming out.”

Un punto su cui la conduttrice insiste: “Dopo tutto questo loro non sono stati espulsi, io sì. Non può e non deve esserci un diverso trattamento tra i concorrenti. Siamo tutti uguali, con la sola differenza che loro non sono stati in coma, mentre io sì”. Nelle scorse settimane l’ex concorrente del reality aveva già mostrato la sua delusione per il comportamento di Mediaset dopo la squalifica: “La cosa che più mi fa soffrire è che la rete non mi abbia permesso di scusarmi pubblicamente. Dicevo quello che mi passava per la testa, ma non avevo intenzione di offendere nessuno. Non fa parte del mio carattere. Avrebbero dovuto proteggermi e non lo hanno fatto: addirittura sono finita nella ‘lista nera’. Non solo ai loro programmi tv è fatto divieto di invitarmi, ma non posso più essere nemmeno nominata da conduttori o ospiti. Non accetto di essere considerata come un fantasma; io esisto e voglio farmi sentire”, aveva detto al settimanale Nuovo.

Dopo il coma le era stato sconsigliato di partecipare al programma di Canale 5: “Il mio neurologo mi aveva sconsigliato di partecipare, diceva che nelle mie condizioni non avrei retto per più di tre ore perché ad un certo punto sarebbe crollata la mia soglia d’attenzione e avrei potuto combinare pasticci. Aveva ragione”, aveva aggiunto la D’Eusanio.

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