In occasione dei suoi 100 anni, Moto Guzzi propone ai suoi fan una delle moto più iconiche del brand, la V7 m.y. 2021, declinata in due allestimenti, “Special” e “Stone”: quest’ultima anche in livrea centenario, che prende spunto dalla mitica 8 cilindri del 1955. La grande novità per questa moto è la cubatura: “otto e mezzo” per 65 cavalli di potenza, ovvero il motore più potente di sempre per questo modello, capace di una generosa coppia motrice, che rende l’erogazione più piena e lineare fin dai bassi regimi.
La V7 è un pezzo di storia, non solo per la Casa di Mandello del Lario, ma per il mondo delle due ruote in generale. Nel corso degli anni, infatti, è passata dall’indossare le divise di alcuni tra i più importanti corpi militari e a salire sui podi delle competizioni sportive più massacranti fino ad arrivare ai giorni d’oggi. Una reputazione di moto solida, affidabile, facile da guidare; tanto che in America, patria di Harley Davidson, svariati dipartimenti di polizia, come ad esempio quello di Los Angeles, l’hanno reclutata per il servizio. Il che è tutto dire.
Le strade dei Castelli Romani non sono come quelle della California, però: anzi, sono strette e tortuose. Ma questo non è certo un problema per un mezzo fatto per viaggiare su ogni tipo di fondo stradale. La V7 è, da sempre, una moto leggera, agile. E col model year 2021 gode anche di una ciclistica rinforzata, un avantreno solido e una taratura delle sospensioni ottimale. Soluzioni che permettono di avere un assetto stabile e disegnare traiettorie perfette in ogni curva. In sesta marcia, con un filo di gas, si viaggia in relax assoluto, accompagnati dall’inconfondibile crescendo del sound del motore, che dispensa la sua cavalleria senza strappi. La ripresa è progressiva, il cambio a sei marce preciso come un orologio.
Puntando verso il Basso Lazio, si raggiunge Artena, poi Lariano e Velletri. Da queste montagne si vede il mare: le isole Pontine sullo sfondo sono perfette per qualche scatto da pubblicare sui social. Ma, prima di risalire in sella, uno sguardo più attento fa apprezzare il lavoro che ha portato i designer nell’impresa di aggiornare la V7 mantenendone al contempo inalterato il look classico, senza particolari stravolgimenti. Gli interventi più marcati sono toccati al serbatoio, adesso più sfinato, al parafango posteriore e ai fianchetti.
La Stone e la Special, oltre al motore, condividono poi la piattaforma multimediale Moto Guzzi Mia, che tramite smartphone consente al centauro di dialogare con il vicolo e ricevere informazioni utili al viaggio, ascoltare la musica e gestire le telefonate. La Special si riconosce per i cerchi ruota in alluminio a sei razze, l’impianto luci full LED e per il proiettore anteriore con luce diurna DRL, che delinea il logo dell’Aquila di Mandello. Quanto al listino, infine, quest’ultimo parte da 8.840 per la Stone, che diventano 9.140 per la Special.