Sì lo so, in questo periodo ci sono problemi ben più importanti del costo degli abbonamenti del calcio in tv. Però la notizia che i diritti del campionato di calcio italiano passano a Dazn ha gettato nello sconforto milioni di tifosi italiani, tra cui il sottoscritto.

Ma come? In piena pandemia, con il lavoro che scarseggia, le risorse economiche al minimo, una nuova spesa? Facile dire taglia qualcosa. Il canale Disney non si può, lo guardano i bambini. Se taglio Netflix poi di cosa parlo con la gente? Sky ha le partite di Champions League meno una. Prime Video ha quell’una che manca.

Ma non è esattamente di questo di cui voglio lamentarmi. Voglio lanciare un grido di dolore e una richiesta d’aiuto a nome di tanti maschi italiani. Qualcuno ci deve aiutare ad uscire da questo tunnel di dipendenza dal calcio in televisione. L’offerta alza il prezzo, ma noi siamo sempre disposti a pagarlo. Perché? Perché quello che ci piace vedere in televisione siamo disposti a pagarlo cifre indecenti? Anche le donne hanno le loro preferenze televisive, ma sono gratis! Continuerebbero a guardarle se fossero a pagamento? No!!! Piuttosto spegnerebbero la tv e si farebbero una passeggiata all’aria aperta. Perché il maschio è così debole?

Non è la solita retorica manipolativa per dire che le donne sono meglio degli uomini. E’ solo un’osservazione di ciò che la natura ha riservato ai due generi. La natura non è giudicabile. Non c’è meglio e peggio. E’ così. Io, però, chiedo che non ci si rassegni. La scienza si deve occupare di questa cosa. C’è qualche sinapsi bruciata? C’è qualcosa di atavico nel cervello limbico che non ci funziona? I neuro scienziati devono aiutarci a uscire da questa dipendenza.

Perché finché non si trova la soluzione, io so cosa succederà: comincerò a ragionare su altri tagli nell’economia famigliare. Intanto dico no agli alimenti bio. Ho fatto un giro al discount e ho visto ottimi spaghetti a 0,99 al chilo, scatolette di tonno a 0,50, passata di pomodoro a 0,30! Non me ne frega niente se arrivano da coltivazione intensiva: la storia che i pesticidi fanno male è una fake news. Anche sul vestiario si può risparmiare. Alla Caritas hanno cose bellissime che regalano a chi ha bisogno. Ho visto dei bei pantaloni anni 70 a zampa d’elefante che è un attimo che tornano di moda.

Farò queste cose e altre anche peggiori, perché, non è colpa mia, al calcio tutto, comprese le partite di Bundesliga, non riesco a rinunciare.

Sono colpevole, lo so, ma chiedo le attenuanti, le mie minorate facoltà psichiche mi impediscono di fare diversamente, per manifesta incapacità di intendere e di volere. E’ un appello a nome mio e di tanti tifosi come me: curateci!

PS: Sì, lo so che ci sono uomini che odiano il calcio. So anche che ci sono donne che lo adorano. Questo non cambia la questione: esiste una coazione a ripetere che colpisce una grande parte della popolazione italiana. Chi può aiutarci a combatterla, per favore, lo faccia.

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