Non è necessario essere residenti e nemmeno possedere un permesso di soggiorno. La Serbia ha infatti deciso di somministrare il vaccino anche agli stranieri. Dunque, ai turisti. Per richiederlo basta compilare un questionario sul Portale eGovernment (eUprava), come spiega dettagliatamente il sito dell’ambasciata italiana a Belgrado, che fornisce tutte le informazioni e specifica uno a uno i passaggi per inoltrare la richiesta, dove dovranno essere inseriti mail e cellulare in modo da essere contattati. La possibilità è stata avviata dall’11 gennaio e consente agli interessati anche di esprimere preferenza per il siero che si vuole: si può infatti scegliere tra Pfizer, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna, o anche optare per una scelta multipla. Dopo aver completato la procedura – che può essere inoltrata anche “per i membri più stretti della propria famiglia” -, si verrà informati via e-mail e sms sulla data e il luogo della vaccinazione, a seconda delle priorità di immunizzazione, definite dall’Istituto per la salute pubblica “Dr Milan Jovanović Batut”.
Per compilare la richiesta bisognerà specificare se si è “interessati a ricevere qualsiasi vaccino per il quale l’Agenzia serba per i prodotti medicinali e i dispositivi medici (Alims) ha confermato la sicurezza, l’efficacia e la qualità e ha rilasciato un’autorizzazione all’immissione in commercio, o se è interessato a un vaccino di determinati produttori”, da scegliere tra i cinque sopra elencati (si possono anche scegliere tutti e cinque). Poi viene richiesto all’utente se abbia o meno patologie specifiche, e se “non si può uscire di casa a causa di problemi di salute”. E dopo avere dato esplicitamente il proprio consenso si riceverà una conferma di registrazione “tramite SMS ed e-mail, che include anche una notifica che determinati dati si possono modificare in un secondo momento”. Sempre via sms o email arriverà poi la conferma della vaccinazione.