Le rilevazione di Monitor Italia in collaborazione con Tecné per l'agenzia Dire prende in considerazione il periodo 19 marzo-primo aprile. L'esecutivo ha perso 5 punti di gradimento dal 12 marzo scorso
In una settimana Mario Draghi ha perso l’1,7 per cento in gradimento, mentre il suo governo segna un calo di fiducia di 2,1 punti percentuali. Secondo la rilevazione di Monitor Italia per agenzia Dire e in collaborazione con Tecnè, la fiducia nell’esecutivo Draghi è calata negli ultimi sette giorni e, rispetto al 12 marzo, è scesa di 5 punti. A pesare (la rilevazione copre il periodo 19 marzo-primo aprile) sia le misure restrittive estese anche a tutto il periodo pasquale che gli effetti del decreto Sostegni.
Per quanto riguarda il gradimento dei leader, Draghi rimane in testa con il 56,1% ma perde appunto l’1,7%. Subito dopo l’insediamento, il 19 febbraio scorso, l’ex presidente della Bce, aveva il 61,4 per cento dei consensi. Pressoché stabile Giorgia Meloni (+0,1%) al secondo posto con il 40,1%. Terzo classificato Giuseppe Conte con il 35,8%: il neo leader M5s, proprio nella settimana di debutto alla guida del Movimento 5 stelle, guadagna lo 0,6%. In calo invece il leader del Carroccio Matteo Salvini: è quarto con il 33%, ma perde lo 0,2%. Sale dello 0,4% (28 per cento di gradimenti) il neo segretario dem Enrico Letta. Seguono: Silvio Berlusconi al 27,4% (-0,1); Roberto Speranza al 23,1% (-0,9); Emma Bonino al 21% (-0,3); Carlo Calenda al 17,5% (-0,1). Chiude Matteo Renzi al 10,8 (-0,1).
Sul fronte dei consensi per i singoli partiti invece, Monitor Italia segnala un ulteriore calo della Lega (-0,6%) al 22,6%. Dietro il Partito democratico che cresce dello 0,2% al 18,5 per cento. Terzo Fratelli d’Italia che con il +0,2 per cento arriva al 18%. I 5 stelle, alle prese con la rifondazione di Giuseppe Conte, segnano un +0,3% toccando il 16,3% dei consensi. Forza Italia invece in callo (-0.2%) si ferma al 10.1%. Tra i partiti minori: Azione al 3% (-0,1), Italia viva al 2,1% (-0,1), Sinistra italiana al 1,9% (+0,2), Verdi all’1,7% (+0,1), Articolo 1 all’1,5% (-0,1), Più Europa all’1,2% (-0,1).