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Alessandra Amoroso: “Mi violentavo psicologicamente, ero il limite di me stessa. Grazie alla psicoanalisi ho voltato pagina”

Adesso tutto questo è alle spalle, ma lei ne ha fatto tesoro e lo ha convogliato in due canzoni, “Piuma”, che uscirà il 7 aprile, e “Sorriso grande”, in uscita l’8 aprile

“Ho avuto paura del buio e della solitudine, l’assenza della famiglia e degli amici mi ha spento, l’interruttore delle emozioni era su off”. A dirlo è Alessandra Amoroso che si è raccontata a cuore aperto in una lunga intervista al Corriere della Sera. La cantante ha parlato delle difficoltà che ha attraversato durante i mesi di lockdown: a causa dell’isolamento imposto dalla pandemia di Covid, si è trovata infatti a fare i conti con la solitudine. Un malessere che è stato “un percorso interiore che dovevo fare per comprendere la mia persona. Mi sono presa per mano e mi sono ascoltata, ma in parallelo ho fatto analisi. Il percorso è partito prima, ma il lockdown mi ha dato consapevolezza“, ha raccontato Alessandra spiegando che l’analisi l’ha anche aiutata a guardarsi indietro con più tranquillità.

Dentro di se pativa infatti una sorta di senso di colpa per il successo avuto: “Pensavo che non meritavo quello che avevo, mi riempivo di autocritiche. Ho scoperto di essere sempre stata il limite di me stessa. Mi davo regole, pensavo sempre che non ce l’avrei fatta, che non meritavo quello che avevo, mi riempivo di autocritiche, mi violentavo psicologicamente – ha confidato -. Avevo l’esigenza di raccontarmi e raccontare questo periodo. Ho sempre portato avanti entusiasmo ed esplosività, poi l’anno scorso è arrivato quel momento uguale per tutti che ha chiuso la mia energia in un cassetto”. Adesso tutto questo è alle spalle, ma lei ne ha fatto tesoro e lo ha convogliato in due canzoni, “Piuma”, che uscirà il 7 aprile, e “Sorriso grande”, in uscita l’8 aprile, che rappresentano il suo lato “oscuro” e quello più gioioso.