È innegabile che Clubhouse, app attualmente solo per iOS che punta a realizzare una sorta di social basato esclusivamente sull’audio, sia il fenomeno del momento. Per questo tutte le altre piattaforme social stanno tentando di sviluppare e offrire velocemente qualcosa di simile, Twitter compresa, che ha annunciato il proprio Spaces già agli inizi di marzo per Android e iOS e che ora si appresta a portarlo anche sulla proprio versione Web, così che anche gli utenti desktop possano utilizzarlo.

La versione Web di Spaces avrà anzitutto più spazio per visualizzare gli utenti all’interno di uno spazio, a cui gli utenti potranno unirsi dal proprio PC con una semplice richiesta. Questo potrebbe essere un grande vantaggio per le emittenti che stanno cercando di aggiungere un po’ più di smalto alle loro sale audio. Molti podcaster, ad esempio, hanno microfoni professionali e apparecchiature di registrazione del suono collegate alle loro workstation principali e, sebbene sia possibile ottenere microfoni dal suono migliore per i dispositivi mobili, sarà più economico e più facile per la maggior parte utilizzare l’attrezzatura che hanno già sui desktop di casa.

Questi sviluppi aggiungono ulteriore pressione a Clubhouse, che è ancora in modalità di test e non ha ancora un’app Android, figuriamoci una versione desktop. Dagli ultimi dati disponibili infatti sembrerebbe che Clubhouse abbia già raggiunto i 2 milioni di utenti, il che rappresenta una crescita straordinaria in breve tempo per l’app, ma emergerebbe già anche un interesse in declino, forse proprio a causa delle attuali limitazioni (niente app per Android e niente versione Web).

Della situazione potrebbero dunque approfittare Facebook, che sta sviluppando una soluzione analoga e soprattutto Twitter, che è già più avanti, avendo una versione mobile disponibile per tutti i sistemi operativi e sta per rendere disponibile anche la variante Web. Clubhouse ha le ore contate?

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