“Crisanti dice che è più rischioso l’aereo rispetto al vaccino AstraZeneca? Ha sicuramente ragione. Io farei anche un altro esempio: ogni santo giorno purtroppo su 10 milioni di donne gravide quasi 400 abortiscono spontaneamente. Se si vaccinano 10 milioni di donne incinte, in quel giorno sempre 400 abortiranno”. Così, a “L’aria che tira” (La7), Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, si pronuncia sul caso del vaccino AstraZeneca, concordando in toto con le dichiarazioni del collega Andrea Crisanti.
E aggiunge: “Non è carino dire o pensare questa cosa, però queste situazioni possiamo chiamarle rumore di fondo, eventi attesi, quello che purtroppo è riservato all’umanità ogni santo giorno, perché ogni santo giorno c’è chi muore di infarto o di trombosi cerebrale o di tumore o in seguito a un incidente d’auto. In questo momento l’unico dato certo che abbiamo è questo: a non usare AstraZeneca avremo più gente che ci arriva in ospedale, che starà molto male e che magari andrà all’altro mondo. E quei morti lì sono sicuri“.
L’infettivologo afferma anche che il caos sul vaccino AstraZeneca potrebbe avere radici politiche: “Stiamo raccogliendo i frutti avvelenati di un atteggiamento sbagliato fin dall’inizio. Al primo stormir di fronde sulla possibilità di una cosa strana nella vaccinazione c’è stata immediatamente una presa di posizione di Stati in cui l’utilizzo di questo vaccino è assolutamente meno strategico di quanto invece lo sia per altri Stati come l’Italia. Si tratta di un vaccino che, ricordo, costa 1,7 euro a fiala, contro i 12-15 euro di Moderna e Pfizer, che ha anche maggiori difficoltà di somministrazione per la catena del freddo. Non voglio fare della dietrologia su questo – spiega – È anche un dato di fatto che AstraZeneca non abbia brillato nella sua capacità di mantenere una comunicazione efficace su questo tema, però mi sono messo a studiare la storia delle problematiche a livello di queste forme di trombosi venoso-cerebrali rare, cioè le trombosi del seno cavernoso. E salta fuori che in Gran Bretagna ci sono stati 37 casi su 10 milioni di persone vaccinate, il che corrisponde esattamente all’atteso, perché naturalmente le malattie non vanno in pensione mentre si vaccina. E quindi nei grandi numeri dei vaccinati si vede una serie di eventi che in qualche modo sono attesi”.