Gianluigi Paragone finisce su Scherzi a Parte!, pardon a Le Iene. Il leader di ItalExit, il partito antiliberista nato poco tempo fa e oggi in antitesi al gruppo di tutti i partiti italiani – dal Pd alla Lega – che appoggiano il governo Draghi, è finito nel trappolone messo in atto da un inviato del programma di Italia1. Di ritorno a Varese dal lavoro in Parlamento a Roma – visto l’abbigliamento il video/scherzo è stato probabilmente girato in inverno quando ancora Paragone non aveva pronunciato il suo celebre discorso contro Draghi l’incappucciato – Paragone è rientrato in casa dalla moglie. Assenti i due figli il senatore, eletto coi 5Stelle ma dimessosi da tempo dal gruppo pentastellato, ha scoperto oggetti di pregio ancora incellofanati nello zaino e nell’armadio del figlio piccolo Federico.
Insospettito dalla mercanzia – iPhone, borse di Gucci, strumenti tecnologici di valore, e anche qualche mazzetta di contanti – Paragone ha prima richiamato a casa Federico che ha provato quindi a discolparsi, ma alla fine il ragazzo, nella partita di giro inventata da Le Iene, stava semplicemente difendendo il figlio più grande Tommaso. Anche lui è arrivato a casa e si è preso il cazziatone di Paragone. Insieme, padre e figlio, hanno così recuperato diversi manuali sul buon scommettitore. A quel punto Paragone ha sbottato contro il presunto complice di Tommaso con invidiabile anelito etico: “Io gli str**i figli di p***a non li voglio in casa. Sono un parlamentare della Repubblica!”. Poi prima di dirigersi in Questura con la refurtiva è stato fermato da Le Iene che gli hanno svelato lo scherzo.