Una sfida a colpi di romano coatto e video. Tra Carlo Calenda e Er Faina è scoppiata una diatriba social. Il leader di Azione, ieri, rispondendo a un Tweet ha infatti tirato in ballo l’influencer romano: “In fondo puoi dichiararti di destra o di sinistra ma la maleducazione è davvero il primo partito italiano – ha scritto Calenda nel cinguettio di risposta – Mi raccomando ricorda sempre Berlinguer e Gramsci e continua a esprimerti come Er Faina”.
Immediata la risposta dell'”opinionista social” che con alcune stories su Instagram ha voluto dimostrare al candidato sindaco di Roma di saper parlare anche perfettamente in italiano: “A me piace molto esprimermi in una maniera colorita, sono cresciuto in una realtà in cui le persone si chiamavano ‘ao’ ‘ndo stai’ ‘che famo’. Ma vede in alcune situazioni riesco a parlare benissimo italiano, se volete possiamo incontrarci – spiega nei video – Ora la saluto, candidato sindaco, ‘na fatica Carlè. Qualora dovessi vince dovrai risponde a tanti cittadini che magari so veraci come me“.
Altrettanto rapida la contro-risposta di Carlo Calenda che sul suo profilo Twitter ha pubblicato un video in cui, usando il romano coatto, manda un messaggio, scrive, “soprattutto ai ragazzi” che seguono Er Faina: “Damià a me la veracità me piace, ma non è la volgarità. E non è la volgarità verso le donne e queste cose devi insegnà ai ragazzi che te seguono. Faì sta mano po’ esse piuma e po’ esse fero, oggi è stata piuma, ma fai il bravo”.
Il riferimento è a quanto aveva affermato la scorsa settimana l’influencer romano che, in risposta alla denuncia sul catcalling di Aurora Ramazzotti, aveva sminuito il problema dicendo che fischiare a una ragazza non è un insulto, finendo in mezzo alla bufera. Er Faina si era poi scusato, dicendo che la sua era ironia.