I due subentrano a Stefano Bonaccini e Giovanni Toti rimescolando i vertici tra centrosinistra e centrodestra. Il commento del neo-presidente: "Trovare una unità di intenti e una sintesi costruttiva tra tutti i componenti dell'assise da un lato e il governo dall’altro, superando gli steccati degli schieramenti"
Cambio al vertice della Conferenza delle Regioni. Il nuovo presidente è Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, che è stato eletto all’unanimità. Il suo vice sarà Michele Emiliano. I due subentrano a Stefano Bonaccini e Giovanni Toti rimescolando i vertici tra centrosinistra e centrodestra. Il presidente dell’Emilia-Romagna era stato eletto alla fine del 2015 e aveva spiegato che il cambio della guardia era legato anche alla necessità di dare alla Conferenza una guida in maggiore sintonia con l’orientamento politico della maggioranza delle amministrazioni regionali in questo momento.
Secondo quanto si è appreso, più volte è stato sottolineato il clima di coesione tra i presidenti delle varie regioni, indipendentemente dal colore politico di ciascuno. Tutti hanno avuto parole di apprezzamento per l’operato di Bonaccini, presidente uscente, e per Fedriga, che gli subentra. Quest’ultimo in pratica faceva già da tempo un coordinamento tra i governatori del centrodestra, mantenendo comunque rapporti distesi anche con i presidenti di Regione di altre parti politiche. Ora rappresenterà invece tutti i governatori, in un organismo – la Conferenza – che con il tempo ha assunto un ruolo crescente, ancora di più dall’inizio della pandemia.
“Il mio impegno sarà quello di trovare una unità di intenti e una sintesi costruttiva tra tutti i componenti dell’assise da un lato e il governo dall’altro, superando gli steccati degli schieramenti. Soprattutto in questo momento di difficoltà che stiamo ancora attraversando – ha detto Fedriga – diventa di fondamentale importanza trovare una linea comune che permetta al sistema Paese di uscire dall’emergenza sanitaria e di affrontare, nel migliore dei modi, le sfide future che avremo davanti”. Fedriga è il secondo leghista alla guida dell’organismo: prima di lui, tra il 1995 e il 1996, era toccato ad Alessandra Guerra, anche lei presidente del Friuli-Venezia Giulia.
“Sotto la guida di Stefano Bonaccini siamo stati sempre capaci di trovare scelte condivise tra personalità molto diverse tra loro e politicamente legate a differenti forze politiche nel nome dell’interesse generale del Paese. È stato un privilegio lavorare con lui, insieme al vice presidente Giovanni Toti”, ha invece detto Emiliano. “Fedriga potrà sempre contare sulla mia leale e incondizionata collaborazione nello svolgimento di questa delicatissima funzione di governo del Paese – aggiunge Emiliano – Così come potranno contare tutti i presidenti di Regione e Province autonome. Siamo diventati amici sul serio in questi anni, un’amicizia forgiata anche in momenti drammatici, ci siamo aiutati moltissimo, lavorando senza distinzione di partito e sempre nell’interesse generale. Li ringrazio per questo grande onore che ricevo oggi da tutti loro”.
La ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, ringraziando Bonaccini e Toti “per il ruolo svolto in questi anni e per il prezioso supporto che mi hanno dato in queste prime settimane del mio mandato” ha salutato Fedriga ed Emiliano: “Andiamo avanti con spirito di collaborazione e con una positiva sinergia tra governo ed enti locali. Abbiamo tante sfide davanti a noi, tante urgenze da affrontare per il Paese e per i territori, e sono certa che, insieme, faremo un buon lavoro per dare ai nostri concittadini le risposte che aspettano”.