Vito Crimi al mattino, Matteo Salvini al pomeriggio. È l’agenda, sempre affollatissima, di Enrico Letta. Il segretario dei dem ha visto in mattinata il capo politico reggente dei 5 stelle. Quello tra Crimi e Letta, spiegano fonti del M5S, è stato un “confronto positivo e cordiale, nel corso del quale è stata ribadita da entrambe le parti la volontà di proseguire nel percorso comune avviato già a partire dal governo Conte 2″. Si è parlato delle prossime elezioni amministrative, rispetto alle quali “da parte del Movimento è stata ribadita la volontà di collaborare sui territori e nelle amministrazioni locali, come dimostrato anche recentemente dall’ingresso di portavoce M5s nelle giunte di Lazio e Puglia, laddove dovessero crearsi le condizioni. Qualora ciò non dovesse avvenire – viene aggiunto – ciò non inciderebbe sul percorso comune già avviato”.
Durante il colloquio di questa mattina, avvenuto nella sede di Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta, e durato oltre un’ora – la principale questione affrontata è stata quella relativa all’emergenza Covid e in particolare, fanno sapere fonti del M5S, “sulle risposte sanitarie ed economiche in atto e quelle da adottare, e il tema delle riaperture. È stato fatto il punto su come sostenere nelle prossime settimane il governo nel proseguo della campagna vaccinale e rispetto a imprese e famiglie”. Un altro argomento toccato, spiegano le stesse fonti, è stato quello dei meccanismi parlamentari e di alcune correzioni che vengono ritenute opportune, al fine di porre fine a storture, come quella del dilagante fenomeno dei cambi di casacca. Il Nazareno fa sapere poi che, come con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, Letta ha parlato con Crimi anche della rigenerazione della “democrazia malata” con le regole da cambiare contro i cambi casacca il trasformismo. Fra i temi trattati, anche quello delle alleanze per le amministrative. Nei giorni scorsi Letta si era scagliato contro “i 200 cambi di casacca in mezza legislatura. Come è possibile che il gruppo Misto sia il secondo, terzo gruppo per importanza? Sono cose che non esistono, è folle. Il gruppo misto non esiste nel mondo, da noi è una specie di paradiso“.
Dopo Crimi, il segretario del Pd ha visto Salvini. Quello col leader della Lega arriva dopo i faccia a faccia con Giorgia Meloni di Fdi e Antonio Tajani. Per la verità Letta aveva già incrociato Salvini, seppur solo telematicamente: i due avevano dialogato durante un evento in videoconferenza dell’Ispi. “L’incontro è andato bene, abbiamo fatto tutti una scelta di amore per l’Italia, la politica e i partiti vengono dopo. Prima viene l’interesse del Paese nonostante ovviamente Lega e Pd abbiano storie diverse. Su alcuni punti la battaglia è comune. Abbiamo parlato di come vaccinare, curare, aiutare. Il resto può aspettare”, ha detto Salvini. Non si è parlato di ius soli, dice il leader della Lega: “Abbiamo parlato dei temi su cui c’è accordo: salute, decreto impresa, lavoro. Se mettiamo gli elementi divisivi sul tavolo non facciamo un bene al Paese” . I due leader non hanno parlato neanche di legge elettorale: “Per me – dice Salvini – va bene quella che c’è”. “Con la Lega – dice Letta – andremo a elezioni su fronti contrapposti, ma in questo momento sosteniamo Draghi e lavoriamo insieme per il successo del governo, per far uscire l’Italia dalla pandemia, con le vaccinazioni e la ripresa economica”.