Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca - 9 Aprile 2021
Mancano i vaccini Astrazeneca, in Toscana chiudono gli hub: “Così si destabilizzano anche gli operatori”
Dopo i ritardi di consegna del vaccino Astrazeneca, in Toscana da ieri, giovedì 8 aprile, sono stati chiusi momentaneamente, per mancanza di dosi da somministrare, tutti gli hub regionali. Lo stop ha destabilizzato anche gli operatori sanitari e tutto lo staff tecnico che serve a mandare avanti la “filiera dell’inoculazione”, che hanno lavorato senza tregua anche nel fine settimana e nei giorni di Pasqua e Lunedì dell’Angelo. Uno sforzo richiesto dalla Regione Toscana, dopo l’avvio della campagna vaccinale a rilento, ma che oggi sembra essere stato vanificato dal mancato arrivo delle dosi del vaccino di Oxford. Proprio il siero inglese, infatti, è quello maggiormente usato negli hub visto che, in Toscana, Pfizer e Moderna vengono gestiti da strutture sanitarie e medici di base o a domicilio. Così a fronte di un dispiego di forze e organizzazione logistica che da due settimane consentirebbe un ritmo di immunizzazione ben più alto, a causa dell’impossibilità di avere le dosi ci si è ritrovati prima a frenare e ora addirittura a chiudere le prenotazioni fino all’arrivo di nuove forniture.
La prossima consegna di dosi Astrazeneca è attesa dopo il 14 aprile, anche se ora pesa l’incognita organizzativa data dal cambio di regole per la somministrazione, ora consigliata solo agli over 60. “Non sappiamo niente né sui tempi, né sulle quantita”, spiega al Fatto.it Alessandro Campani, direttore della zona Asl della Toscana Versilia. “Potevamo recuperare i ritardi se avessimo avuto un rifornimento adeguato”, sottolinea Luigi Filippini, coordinatore sanitario della zona Asl delle Alpi Apuane. Intanto, mentre gli hub sono chiusi, sono migliaia i cittadini che si collegano ogni giorno al portale prenotazioni nella speranza (per ora vana) di tornare a prendere appuntamento.