E’ stato pubblicato questa mattina il bilancio dei reati a Milano nel primo trimestre del 2021, secondo la Questura nel capoluogo lombardo si è registrato un calo del 32,11% rispetto al 2020. Si tratta verosimilmente dell’effetto Covid sui reati, drasticamente diminuiti a causa dei lockdown. Per i furti c’è stata la flessione maggiore: sono calati del 43,9%, e quelli in abitazione del 45%. Gli omicidi sono calati del 12,5%, le lesioni del 23% e le rapine del 15,6%.

La mappa presentata dalla questura offre uno spaccato della reazione criminale al Covid, fortemente limitata, fatta eccezione, ad esempio, per le tentate truffe agli anziani, aumentate del 93%. A fronte di un -14% di persone arrestate, c’è un aumento del 19,5% dei soggetti controllati nel Comune di Milano, che diventa +65% parlando di veicoli. Segno dell’applicazione delle normative legate alla pandemia, che hanno limitato la possibilità di movimento delle persone. Le attività di spaccio di droga sono in calo, ma non troppo considerato che si parla solo di -13,4%, mentre gli indagati per questi reati sono aumentati del 12%. Diminuiti anche gli arresti nel mondo della criminalità organizzata del -79% e quelli in occasione di manifestazioni, sgomberi ed eventi sportivi, crollati questi ultimi due rispettivamente del 57% e del 33%. Sul fronte dei maltrattamenti in famiglia, invece, non c’è stato l’atteso aumento, ma un sostanziale pareggio, con un -2% a Milano e un -8% nella città metropolitana.

(immagine d’archivio)

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