Nella notte del 10 aprile 1991, 140 persone persero la vita in seguito alla collisione del traghetto Moby Prince, partito da Livorno e diretto a Olbia, con la petroliera Agip Abruzzo. Sono passati 30 anni e ancora non si conoscono i colpevoli e mancano pezzi di verità. Una su tutte: la causa della collisione. Sono però emersi diversi nuovi punti chiave negli ultimi anni, che hanno determinato una svolta nelle ricostruzioni più recenti della vicenda. L’equipaggio del traghetto non stava guardando una partita di calcio. Non morirono tutti in mezz’ora. La petroliera era in area di divieto di ancoraggio e pesca. C’era chi sapeva del coinvolgimento del Moby Prince ben prima del ritrovamento ufficiale. E ancora, un accordo assicurativo tra Snam e Navarma a due mesi dal disastro “pose una pietra tombale” su qualsiasi ipotesi conflittuale tra le società armatrici