Ogni dose significherà una vaccinazione perché il composto a vettore virale sviluppato negli Usa è monodose. Il carico dovrebbe all’hub della Difesa all’aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer-Biontech dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi mentre è prevista sempre per l’inizio della settimana la consegna da parte di Moderna
Arriverà in Italia la prossima settimana il vaccino statunitense della Janssen (Johnson&Johnson”. Le prime 184mila dosi circa delle 400-500mila attese entro la fine di aprile. E ogni dose significherà una vaccinazione perché il composto a vettore virale è monodose. Il carico dovrebbe arrivare tra martedì e mercoledì all’hub della Difesa all’aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer-Biontech dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi mentre è prevista sempre per l’inizio della settimana la consegna da parte di Moderna.
Il quarto vaccino disponibile nel nostro paese è stato approvato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) l’11 marzo scorso e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il giorno dopo. La Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa ha confermato la valutazione dell’Ema sull’efficacia del vaccino: nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e all’85% dopo 28 giorni. I dati “hanno mostrato che nei soggetti over 65 non si è notata alcuna flessione nella efficacia”. Nei giorni scorsi l’Ema, dopo quattro eventi tromboembolici in quanti hanno ricevuto il vaccino anti-Covid in Usa, ha avviato una revisione per valutare le segnalazioni. Secondo le autorità americane, nessun legame provato è stato rinvenuto fra il vaccino e le trombosi. In Italia ad oggi sono 11.000 le farmacie che hanno dato la loro adesione e disponibilità a somministrare il vaccino anti-Covid.