Restano in zona rossa solamente Campania, Valle d’Aosta e Puglia, oltre alla Sardegna che dopo aver passato settimane in zona bianca si ritrova con le restrizioni più dure. Tutto il resto d’Italia, ovvero 16 Regioni e quasi 50 milioni di persone, da oggi (lunedì) sono in zona arancione. Ci ritorna, dopo un mese, anche la Lombardia insieme a Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria e Friuli-Venezia Giulia. Già si trovavano in questa fascia Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e Trentino-Alto Adige. Significa innanzitutto il ritorno a scuola per la maggioranza degli studenti: in zona arancione, infatti, si torna tra i banchi (seppure al 50%) anche alle superiori. Poi ci sono le riaperture dei negozi, dei parrucchieri e dei centri estetici, oltre alla possibilità di muoversi liberamente all’interno del proprio Comune. Per bar e ristoranti, invece, si dovrà aspettare il ripristino della zona gialla, previsto al momento a fine aprile. Ecco quindi le restrizioni che dovranno rispettare gli italiani a partire da oggi e per tutta la settimana, a seconda della Regione in cui vivono:
ZONA ROSSA – Nelle 4 Regioni sottoposte alle misure di contenimento più rigide, dove è consentito spostarsi soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità e non è concesso andare a trovare parenti o amici. È invece sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale. Le scuole sono in presenza fino alla prima media mentre è prevista la didattica a distanza per gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori. Sono chiusi barbieri, parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Restano aperti i negozi di generi alimentari, tabaccherie, edicole, farmacie, parafarmacie, lavanderie, ottici, profumerie, erboristerie, cartolerie, negozi di intimo e di biancheria per la casa, ferramenta. Aperti anche i negozi per bambini, dai giocattoli all’abbigliamento. Prosegue l’attività dei mercati che vendono esclusivamente generi alimentari. I centri commerciali sono chiusi nel fine settimana.
ZONA ARANCIONE – Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, sono consentite in zona arancione, all’interno del Comune di residenza. Sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio Comune. Per quei territori con meno di 5mila abitanti è consentito spostarsi entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune, con il divieto però di recarsi verso i capoluoghi di provincia. Scuole in presenza fino alla prima media. Saranno in classe anche gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. Tutti i negozi sono aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.
IN TUTTA ITALIA – È vietato uscire di casa dalle 22 alle 5. Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità. Bar e ristoranti restano chiusi: possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto.
SPOSTAMENTI – Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
SECONDE CASE – Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive.
STRETTA SUI VIAGGI – È possibile viaggiare in Europa, ma almeno fino alla fine del mese sono previste limitazioni per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori Ue: tra questi, da come si legge nel nuovo elenco di Paesi presenti nell’allegato, vengono incluse dal 7 aprile anche l’Austria, Israele, il Regno Unito e l’Irlanda del Nord, dove dunque sarà possibile viaggiare senza motivazioni specifiche, così come avviene per gli altri Paesi dell’Europa. Chi rientra in Italia da uno di questi Paesi o da quelli Ue dovrà comunque obbligatoriamente sottoporsi a tampone (molecolare o antigenico) effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per 5 giorni e al termine dell’isolamento effettuare un altro test.