L'ex esponente 5 stelle è stato scelto da Davide Casaleggio per partecipare al dibattito di apertura delle iniziative in memoria del padre. Oggi 12 aprile sono cinque anni dalla scomparsa del cofondatore del Movimento e il figlio ha chiesto a una serie di personalità che lo hanno conosciuto di intervenire con interviste e contributi
“Io non condividevo più diverse scelte del M5s e senza sbattere la porta mi sono fatto da parte. Perché le idee contano più della possibilità di fare carriera politica”. L’ex esponente 5 stelle Alessandro Di Battista è stato scelto e voluto da Davide Casaleggio come unico esponente politico del dibattito che ha aperto la rassegna di eventi in streaming in memoria di Gianroberto Casaleggio. E proprio l’ex deputato non ha nascosto “le sue delusioni” e i malumori nei confronti del Movimento, rilanciando due temi di contesa delle ultime settimane: il tetto dei due mandati, che Di Battista vorrebbe “per legge” e “per tutti i politici”, e l’urgenza di approvare una legge sul conflitto d’interessi. Oggi 12 aprile infatti, ricorrono i cinque anni dalla morte del cofondatore del Movimento e il figlio, insieme alla Fondazione intitolata al padre e all’associazione Rousseau, ha organizzato una serie di interventi per celebrare l’imprenditore nella cornice ormai tradizionale del convegno Sum. Quest’anno l’anniversario cade in una fase di forte tensione dentro il M5s: solo ieri Davide Casaleggio e Vito Crimi si sono scontrati pubblicamente, con un botta e risposta a distanza di dichiarazioni sul futuro del rapporto tra il Movimento e la piattaforma. Giuseppe Conte per il momento si è sfilato dicendo che, sui rapporti, la decisione spetta “a chi c’era da più tempo”. La questione rimane aperta, ma proprio Casaleggio ha messo un ultimatum: entro il 22 aprile si dovrà prendere una decisione oppure Rousseau sceglierà di andare da sola.
Di Battista: “Gianroberto per me era un secondo padre. Essere qui mi ripaga di alcune delusioni” – Molto simbolica, ma non una sorpresa, la decisione di Casaleggio di invitare Alessandro Di Battista. I due sono molto vicini e negli ultimi mesi di scontri e tensioni hanno condiviso una posizione fortemente critica con la gestione del Movimento, posizione che ha portato all’addio di Di Battista. “Gianroberto Casaleggio è stato uno degli uomini che io abbia più stimato nella mia vita”, ha detto aprendo il suo intervento l’ex deputato e definendo il fondatore “un secondo padre”. “L’invito di Davide mi ripaga anche di alcune delusioni“. “un secondo padre”. L’ex deputato ha parlato a lungo del tetto dei due mandati: “Fondamentalmente, il fatto che i parlamentari o gli eletti debbano rispondere al popolo non è populismo. L’idea di Gianroberto era quello di rompere una catena con l’intermediazione”, ha detto. “Sogno un Paese che per tutti ci sia impossibilità, per legge, di essere eletto per più di due mandati. È umano, se percepisci che quella è la tua carriera scendi a compromessi anche con tue idee, per difendere il tuo lavoro“. Quindi Di Battista ha rilanciato la legge sul conflitto di interessi che ancora non riesce ad arrivare ad approvazione in Parlamento: “Il Recovery? Come si fa a sapere che i soldi vengano spesi bene se non si fa prima una legge sul conflitto di interessi? Questo non è complottismo ma realtà e servirebbe il coraggio di Casaleggio per dirlo”.
E secondo Di Battista è necessario insistere sulle idee di Gianroberto Casaleggio: “Il percorso della democrazia diretta è solo iniziato: dobbiamo andare avanti” e “ci vorrà del tempo così come è stato per il passaggio dalle monarchie assolute alle democrazie parlamentari ci sono voluti secoli”, ha detto. “Dobbiamo imparare dagli errori commessi anche per inesperienza ma dobbiamo continuare: è tutta lì la chiave della giustizia sociale”. Sulla sua posizione in merito al nuovo esecutivo, Di Battista ha confermato: “Mi sono opposto e continuo ad oppormi fermamente al governo Draghi“.
Casaleggio: “Cittadinanza digitale centrale tra i diritti delle persone. Investire di più in innovazione” – Davide Casaleggio, nel suo intervento, ha invece ribadito l’importanza di investire e puntare di più sull’innovazione: “E’ essenziale che il Paese vada nella direzione della Transizione: ora gli investimenti in ricerca e sviluppo sono solo l’1% del Pil e quindi l’innovazione arriva solo dai paesi che investono nel futuro”. E in questa ottica, “la cittadinanza digitale è centrale tra i diritti delle persone, e non solo nel periodo della pandemia. Ci sono 3 diritti fondamentali per la cittadinanza: l’accesso alla rete, l’ identità digitale e la formazione. Questa è una nuova dimensione di cittadinanza che abbiamo imparato a conoscere bene nell’ultimo anno, ma che sarà un fondamento dei diritti nei prossimi anni”.
Per quanto riguarda la partecipazione, Casaleggio ha osservato: “Il voto è dibattito: non può essere visto solo come una ratifica di decisioni già prese”. Quindi ha sottolineato che la democrazia partecipata deve “affiancare tutti gli strumenti di democrazia che abbiamo già in piedi, ” ma “chi oggi detiene un potere preferisce arginare eventuali nuovi strumenti di partecipazione democratica” ha sostenuto.
La cinque giorni in memoria di Casaleggio – Cinque giorni di iniziative per ricordare Gianroberto Casalegio, iniziate oggi con un “live” in diretta streaming a partire dalle 12 sui canali dell’associazione a lui intitolata e dove Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista hanno aperto SUM#05, la settimana dedicata al fondatore del Movimento. Lo hanno fatto con un confronto “amichevole”, come precisato nell’invito alla giornata di commemorazione guidata da Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e affiancati da Giorgio Barbero e Roberto Giacomelli, esponenti dell’associazione Gianroberto Casaleggio e amici di Gianroberto. Dal 12 al 16 aprile, ogni giorno per 5 giorni, i canali dell’Associazione trasmetteranno inoltre un video su cinque temi che descriveranno le idee di Gianroberto raccogliendo testimonianze, ricordi e aneddoti da amici e personaggi che hanno trovato ispirazione in lui. Ci saranno più di 30 intervistati tra i quali: Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Alessandro Di Battista, Rocco Casalino, Virginia Raggi, Enrica Sabatini, Roberto Giacomelli, Massimo Fini, Luca Eleuteri, Pietro Dettori, Max Bugani, Gianluigi Nuzzi, Maurizio Benzi, Giorgio Barbero, Aldo Giannuli, Letizia Olivari. Tra i politici interverranno solo Virginia Raggi e Alessandro Di Battista. E proprio l’assenza della maggior parte dei big (da Di Maio a Giuseppe Conte) ha fatto molto discutere dentro il Movimento nei giorni scorsi.
Intanto oggi è stata presentata una proposta di legge “per portare avanti le idee di Gianroberto Casaleggio” e istituire “la Giornata nazionale della partecipazione e della cittadinanza digitale”, da celebrare il 12 aprile di ogni anno. A farsi portavoce dell’iniziativa, sviluppata tramite la piattaforma Rousseau, la deputata Carmen Di Lauro e il senatore Alberto Airola.