Dopo la manifestazione di una settimana fa, ristoratori e commercianti di “IoApro” tornano a Roma per protestare contro le misure di restrizione del Dpcm. Nelle scorse ore la questura di Roma ha negato l’uso della piazza di Montecitorio perché “già occupata” da un altro sit-in, ma i promotori del movimento hanno annunciato che ci saranno comunque: “Sono confermati 130 pullman in arrivo nella Capitale”, hanno scritto su Facebook. “Ci raduneremo al Pantheon, alle 14.30, per poi muovere tutti insieme verso piazza Montecitorio”. La protesta del 6 aprile scorso era sfociata in scontri e tafferugli con la polizia.
Lo stop della questura – A differenza dell’ultima manifestazione, la questura non ha autorizzato l’accesso alla piazza di Montecitorio. “E’ stata formalmente vietata per la giornata di domani ai rappresentanti del movimento IoApro”, si legge in una nota, “in quanto già concessa e, quindi occupata da un’altra manifestazione regolarmente preavvisata nei giorni precedenti, che si svolgerà nella stessa fascia oraria con la prevista partecipazione di 100 persone, alla luce delle disposizioni anti-Covid“. Quindi la Questura conclude: “Al fine di non generare false informazioni circa la possibilità di accedere alla manifestazione nel numero di 20.000 persone così come annunciato sui social network e per evitare i conseguenti provvedimenti si ribadisce che la manifestazione pubblicizzata non è autorizzata”.
I manifestanti: “Circonderemo il Parlamento” – Nonostante il divieto i manifestanti hanno annunciato che non annulleranno il sit-in. “Centotrenta pullman partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio”, è il messaggio di Facebook diffuso nelle scorse ore. “Questi pullman sono confermati. Utilizzate anche auto e treni per spostarvi, nessuno può fermarvi per riconquistare i vostri diritti. Circonderemo il Parlamento in maniera pacifica e li costringeremo a uscire dal palazzo. Ventimila o cinquantamila dipende da voi. Facciamo la storia insieme”. Per i promotori “È una battaglia sociale, né di destra né di sinistra. Saremo assolutamente pacifici e non ci sarà alcuna volontà di scontro” ha affermato uno dei leader Mohamed El Hawi.
Tra chi ha annunciato la sue presenza in piazza, anche l’ex M5s Giovanni Favia, da qualche anno ristoratore a Bologna: “Quando la questura di Roma ieri mi ha telefonato intimandomi di non recarmi nella capitale ho risposto con cordialità ma negativamente”, ha scritto questa mattina su Facebook. “In questo momento al casello di entrata di Roma ci sono nove camionette delle forze dell’ordine. Il Palazzo stavolta ha paura e si sta chiudendo a riccio… A meno che non fermino il treno ci vediamo fra poco”. Uno dei volti dell’ultima protesta è stato Hermes Ferrari, ristoratore a Modena, che si è presentato in piazza vestito da sciamano come uno degli assalitori di Capitol Hill negli Usa. Ferrari nel 2018 era stata citato dal pentito di ‘ndrangheta nel processo Aemilia come “uno di quelli sempre a disposizione”, ma non è mai stato indagato. Sabato scorso Ferrari è stato nuovamente multato per aver aperto la sua pizzeria per un gruppo di manifestanti No Mask.