Cara Amelie,

sono tempi tristi, sai. Non basta questo brutto virus che ci costringe ancora a stare isolati, che ci rende sempre più ansiosi e apatici. Ci sono cose tanto, ma tanto più brutte di una pandemia e il mio cuore è così triste nel doverti raccontare certi avvenimenti. Vorrei poterti dire che il mondo è esattamente come nella favola di Belle, che l’amore è più forte delle diversità, della paura di ciò che non conosciamo; che papà Tritone ama così tanto sua figlia da accettare anche ciò che credeva impensabile per una sirena: il suo amore per un umano.

Vorrei, ma forse è meglio così. Forse è meglio che tu sappia quanto il mondo possa essere crudele, quanto uomini apparentemente perfetti come principi azzurri possano invece rivelarsi più spaventosi di una Bestia e le loro mani curate e lisce diventare artigli affilati. Forse è meglio che tu sappia che non tutte le madri amano davvero i propri figli e che sebbene abbiano messo al mondo una creatura, questo non sempre corrisponde a quell’amore sconfinato che conosci, quello che io provo per te.

E’ meglio che tu sappia che spesso l’anima di alcune persone è vuota, il cuore è arido e non c’è bellezza nella loro vita. Non hanno mai fatto entrare il sole per paura di uscire da quel buio che troppo spesso è solo una consolazione e così sprofondano nella tristezza e nella rabbia sconnessa. E così ti racconterò di Malika, una ragazza giovane e libera, che un giorno ha raccontato alla sua famiglia di essersi innamorata di un’altra ragazza. Sai quell’amore bello bello, quello che leggi nelle tue favole, proprio quello di cui parliamo prima di addormentarci: “Mamma innamorarsi significa danzare insieme”. Sì, piccola mia.

Malika voleva tanto danzare insieme alla sua fidanzata, avrebbe voluto danzare con lei anche davanti alla sua famiglia e sentirsi fiera di farlo, avrebbe voluto che la sua mamma, il suo papà e suo fratello la ammirassero come il papà di Belle ammira fiero quella figlia preziosa che ha saputo guardare oltre le apparenze. Purtroppo non è stato così. La sua mamma non è come il papà di Belle, il suo cuore è vuoto e così, anziché essere felice per sua figlia, per la sua danza libera in questo mondo difficile, si arrabbia tantissimo e la tratta male.

Nulla potrà mai prepararti davvero al peggio, figlia mia, ma la vita spesso ci pone di fronte a cose talmente orribili da sembrare assurde, surreali. Come una mamma che caccia via di casa la sua bambina perché lei le ha confessato che le piacciono le donne e non gli uomini, perché le confessa di essere innamorata per la prima volta nella sua vita, perché apre il suo cuore pieno d’amore ad una madre che invece un cuore non ce l’ha. La caccia via senza pietà e anzi, infierisce su di lei, la umilia e la fa sentire meno importante di un granello di sabbia. Le dice tante cose brutte, cose irripetibili che squarciano il cuore di Malika e la fanno diventare profondamente triste. Anche suo fratello è cattivo con lei e arriva persino a minacciarla di morte semmai dovesse tornare a casa.

Ma Malika non si arrende, non smette di danzare perché ha un segreto, conosce qualcosa che la sua famiglia non conosce affatto: l’amore. Quello rende invincibili, sai. E’ come la spada di Verità e lo scudo di Virtù del principe Filippo, con i quali sconfigge Malefica. Malika è una guerriera coraggiosa, una donna forte come Mulan. Tutti la vorrebbero mite e insignificante, ma lei ha il fuoco dentro e vuole dimostrarlo. Così denuncia la sua famiglia, che nel frattempo ha cambiato la serratura di casa e non le permette di tornare nemmeno per prendere i vestiti rimasti nella sua camera.

Purtroppo, mia Amelie, il mondo in cui viviamo è strano e Malika si accorge subito quanto sia difficile lottare quando intorno a te in pochi riconoscono la gravità di ciò che ti hanno fatto. Non c’è una legge che punisca questa famiglia cattiva, perché chi avrebbe dovuto approvarla si è rifiutato. Non c’è punizione, non c’è giustizia. Ma, come dicevamo, Malika è una guerriera e continua comunque a lottare per il suo prezioso e innegabile diritto di essere felice, in qualsiasi modo scelga di farlo. Come Mulan si butta in battaglia e lo fa anche perché nessun’altra ragazza debba mai subire ciò che ha subito lei, perché nessun essere umano debba mai sentirsi umiliato per essere semplicemente se stesso.

Perciò, figlia mia preziosa, sii gentile ma risoluta, non permettere mai a nessuno di decidere cosa è meglio per te, nemmeno a me o a tuo padre. Mai. Se poi cadrai, se ti sentirai spaventata, semmai cercassi riparo, noi saremo sempre qui ad aspettarti, con le braccia aperte e il cuore pieno di tutto quell’amore che ogni figlio merita.

Grazie Malika, grazie per la tua forza.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Rosarno e la storia di Bartolo Mercuri, volontario tra le baraccopoli e le famiglie in difficoltà. L’anticipazione di “Che ci faccio qui” su Rai3

next
Articolo Successivo

Oncologia territoriale, il Covid ha reso prioritario il sistema di cure a domicilio: ecco il progetto pilota per ridurre gli accessi in ospedale

next