La decisione è stata comunicata al Parlamento dal primo ministro Jean Castex a seguito dell'allarme lanciato dalle autorità sanitarie proprio sulla variante brasiliana. Intanto, dopo due settimana di chiusure delle scuole, non migliora la pressione sugli ospedali
In Brasile la crisi sanitaria è fuori controllo e sta affrontando la fase peggiore da inizio pandemia, complici le varianti che aggravano drasticamente il numero di morti e contagi. Una situazione che ha spinto il premier francese, Jean Castex, ad annunciare in Parlamento la sospensione di tutti i voli fra Brasile e Francia “fino a nuovo avviso”. La richiesta era stata inizialmente avanzata dall’opposizione, che voleva provvedimenti rigidi come la sospensione dei collegamenti o una quarantena molto stretta per chi arrivava dal Brasile. Nelle ultime ore si sono poi registrate polemiche sulla variante “brasiliana”, secondo gli esperti più contagiosa e più letale di Sars-Cov-2. Dall’inizio della pandemia la Francia ha registrato 5,1 milioni di casi di coronavirus, il numero più alto in Europa, e ha registrato oltre 99mila decessi.
Intanto non accenna a migliorare, a due settimane dalla chiusura delle scuole, la situazione di pressione sugli ospedali nei reparti Covid e soprattutto nelle rianimazioni. Mentre nei prossimi giorni la Francia supererà la soglia dei 100mila morti dall’inizio della pandemia, sono quasi seimila ormai i malati nei servizi di rianimazione in questa terza ondata, a conferma di una pressione nettamente più alta di quella registrata nella seconda, lo scorso autunno.
Con uno scetticismo sempre più dilagante rispetto agli auspici del presidente Emmanuel Macron, che aveva detto ai francesi due settimane fa che a metà maggio si sarebbe ricominciato con le riaperture, la pressione sugli ospedali ricorda ormai da vicino quella di un anno fa. Secondo le proiezioni dell’istituto Pasteur, le curve non dovrebbero modificarsi nei prossimi giorni e negli ospedali sono stati aggiunti letti ai reparti intensivi raggiungendo il totale di 8.200 contro i cinquemila di prima della crisi sanitaria.
Unici dati positivi arrivano dalle 3 regioni che erano state sottoposte a un giro di vite prima del lockdown generale “light” di due settimane fa, fra le quali l’Ile-de-France: lungi dal parlare di miglioramento, gli esperti osservano un “lento rallentamento” delle curve, che sono sempre in aumento ma meno rapido.