Si fa sempre più acceso lo scontro tra la Russia e la Nato sul fronte ucraino. Dopo lo spostamento di truppe al confine da parte di Mosca e la risposta americana che ha inviato due navi da guerra nel Mar Nero, oggi il governo della Federazione torna a denunciare le azioni dell’Alleanza atlantica, con il ministro della Difesa, Serghiei Shoigu, che sostiene: “Saranno concentrati 40mila soldati e 15mila mezzi e strumenti bellici Nato, compresi aerei strategici”, al confine con la Russia. Ma il segretario generale, Jens Stoltenberg, avverte il Cremlino: “Il considerevole ammasso militare della Russia è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante. La Russia deve porvi fine, fermare le sue provocazioni e ridurre immediatamente l’escalation”.

Mosca sostiene invece che lo spostamento delle truppe sia una risposta alle “minacce” nei loro confronti: “Reagendo alle attività militari dell’Alleanza che minacciano la Russia – ha aggiunto Shoigu – abbiamo preso misure appropriate. In tre settimane due armate e tre unità di truppe aviotrasportate sono state trasferite con successo presso i confini occidentali della Russia e nelle aree delle esercitazioni”. Più dirette le accuse lanciate dal viceministro degli Esteri, Serghiei Riabkov, secondo cui gli Usa e “gli altri Paesi Nato” stanno “trasformando deliberatamente l’Ucraina in un barile di polvere da sparo” aumentando le forniture di armi all’Ucraina. “Queste forniture sono continuate e il volume di questi aiuti sta crescendo”, ha poi aggiunto.

Stoltenberg chiede alla Russia di fermare immediatamente i movimenti delle sue truppe: “Nelle ultime settimane, la Russia ha spostato migliaia di truppe pronte al combattimento ai confini dell’Ucraina”, ha detto nel corso del punto stampa con il ministro degli esteri ucraino ricordando che “il sostegno della Nato alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina è incrollabile”. “Non riconosciamo e non riconosceremo l’annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia – ha poi sottolineato – Continuiamo a chiedere alla Russia di porre fine al suo sostegno ai militanti nell’Ucraina orientale e di ritirare le sue forze dal territorio ucraino. La Nato sta con l’Ucraina“.

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