Striscia la Notizia è tornata ad occuparsi con l’inviato Pinuccio, nell’ormai noto spazio RaiScoglio24, della discussa sede Rai di Pechino, rimasta vuota dopo il ritorno in Italia della giornalista Giovanna Botteri. Il tg satirico di Antonio Ricci ha svelato che la corrispondente non potrebbe fare ritorno in Cina, una notizia svelata da Massimiliano Capitanio, membro della Commissione di Vigilanza Rai in quota Lega. “Il permesso annuale di residenza della corrispondente Botteri è scaduto e un nuovo visto è stato da allora negato“, si legge nella risposta del servizio pubblico alle domande dell’onorevole: “Scopriamo per la prima volta che la Cina ha formalmente impedito al corrispondente Rai di tornare a Pechino e raccontare la pandemia. Vogliamo sapere assolutamente il perché.” “La Rai, inoltre, fa accedere al portale di Raiplay tramite l’applicazione cinese di Huawei, dà dei servizi continuativi sull’economia e sul Pil cinese, ma dall’altra parte scopriamo che geopoliticamente la dittatura cinese ha impedito al nostro corrispondente di rientrare a Pechino. Vogliamo capire che ci sia stata della negligenza anche dalla parte dello stesso corrispondente e da parte dell’azienda perché il visto di fatto è scaduto“, ha aggiunto Capitanio nel corso del suo intervento.
La Botteri dal suo rientro in Italia ha partecipato a numerosi programmi del servizio pubblico come ospite e ha calcato anche il palco del Festival di Sanremo parlando di pandemia. La Rai ha poi specificato che dalla corrispondente della sede cinese sono stati realizzati una media di 25 servizi al giorno: “Vogliamo capire se si tratta di 25 notizie, di 25 approfondimenti o semplicemente di 1-2 notizie che poi vengono ritagliate e riconfezionate per le varie edizioni della Rai e in quel caso ovviamente la risposta sarebbe scorretta“, ha concluso Capitanio a Striscia la notizia.