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La Danimarca riapre dal 1° maggio ai vaccinati contro Covid-19: per loro niente tampone né quarantena

Tutte le persone immunizzate che provengono da Paesi Ue o Schengen con bassi livelli di contagio dal mese prossimo potranno entrare liberamente. Intanto Copenhagen si organizza per dare uno slancio significativo alla campagna vaccinale da giugno. Senza utilizzare il siero di AstraZeneca

Chi proviene da Paesi Ue e dall’area Schengen con bassi livelli di contagio ed è stato vaccinato contro il Covid-19 potrà entrare in Danimarca dal 1° maggio senza che sia necessario presentare un tampone con esito negativo oppure osservare un periodo di quarantena. Lo ha annunciato una nota del ministero degli Esteri di Copenaghen, secondo la quale tutte le persone immunizzate, inclusi i turisti, da maggio potranno entrare nel Paese. A giugno dovrebbe è invece atteso il ‘Digital Green certificate’, documento messo a punto dall’Unione europea che sarà legalmente vincolante e consentirà ai cittadini Ue di tornare a viaggiare.

Intanto il Paese – che ha deciso di non inoculare più AstraZeneca – accelera sulla campagna vaccinare e il 12 aprile, ha dichiarato il ministro della Sanità danese Magnus Heunicke, è stato “il grande giorno del vaccino”, con 100mila persone che hanno ricevuto la dose in un giorno. Le autorità vogliono testare il sistema prima del lancio di giugno, dove è previsto che il numero delle persone da vaccinare al giorno sarà quattro volte in più rispetto a oggi.

Le somministrazioni dei sieri avverranno in 68 centri sparsi in tutto il Paese che conta quasi 6 milioni di persone. Lo stesso ministro della Sanità si è rivolto ai cittadini chiedendo di rispettare i tempi e di essere ottimisti. La maggior parte delle fiale saranno somministrate a Copenaghen e dintorni, dove vive un terzo della popolazione. “Non ci saranno interruzioni e il sistema continuerà ad andare avanti con le persone che si alternano”, ha detto il capo del centro di vaccinazione di Oeksnehallen Lone Munk Andersen. “Non dovrebbe esserci un solo stand vuoto”. Ad oggi, 868.461 persone, o quasi il 15% della popolazione, hanno ricevuto la prima dose e 445.566 persone, o quasi l’8%, le hanno avute entrambe.