Istigazione al suicidio. Questa l’ipotesi con cui la procura di Roma ha aperto un fascicolo per la morte della 31enne modella americana Clara Hyun Lee, deceduta nella notte tra sabato e domenica dopo essere precipitata dalla finestra al sesto piano di uno stabile in via Merulana. La donna, che alloggiava in un B&b ed era regolarmente registrata, è stata trovata riversa a terra nel cortile interno del palazzo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica e della Squadra Mobile che hanno svolto un sopralluogo nella stanza della 31enne. Le indagini per fare luce sull’accaduto sono condotte dagli investigatori del commissariato Trevi: si attende l’esito dell’autopsia per accertare la causa della morte.
Dalle prime ricostruzioni, la donna era arrivata nella Capitale 24 ore prima della tragedia con un volo dalla Francia: al momento gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi per capire cosa sia successo quella notte. È stato un suicidio o piuttosto una caduta accidentale? Clara Hyun Lee era da sola? Quella del gesto è stremo è stata la prima pista seguita dagli inquirenti ma durante il sopralluogo della sua stanza – che non presentava segni d’effrazione ed era in ordine – “non sono emersi elementi che avvalorassero questa tesi: né un bigliettino, né un messaggio di addio inviato dal telefono“, scrive Il Messaggero. Nessuna traccia neanche di psicofarmaci o stupefacenti: “Solo una bottiglia di vino sul tavolo con due bicchieri usati per bere“, si legge ancora sul quotidiano.
Potrebbe forse essersi trattato di una caduta accidentale, forse si è sporta troppo mentre cercava di chiudere le imposte della camera. Clara Lee sarebbe precipitata sbattendo prima sulla ventola esterna di un condizionatore posto sulla perpendicolare del 4° piano, quindi sul pavimento del cortile, di fronte all’ abitazione del portiere al piano terra, intervenuto immediatamente insieme con un altro inquilino.
Sempre secondo quanto riferisce Il Messaggero, nessuno ha visto o sentito persone uscire dal palazzo o utilizzare l’ascensore, che era fermo proprio al sesto piano quando è stato chiamato: “Il portone dello stabile è di quelli di un legno pesante e molto grande, ce ne saremmo accorti”, hanno detto i residenti nel condominio al quotidiano romano. Il cadavere della giovane modella era vestito: indossava “le calze, una gonna scura e una maglietta“. Poco distante dal corpo senza vita, però, sono stati rinvenuti anche un maglione e una sciarpa. Le indagini sono in corso e la polizia confida che l’autopsia possa fornire elementi utili a risolvere il caso.