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Morto Lee Aaker, il “Rusty” di Rin Tin Tin: l’attore era finito in povertà, travolto dagli abusi di alcol e droga

Aaker è morto per le conseguenze di un ictus all’età di 77 anni, il 1 aprile a Mesa, in Arizona, come ha annunciato oggi a "The Hollywood Reporter" Paul Petersen, l’ex star di "Donna Reed Show"

di F. Q.

Addio a Lee Aaker, il baby attore che ha interpretato l’orfano Rusty insieme a un pastore tedesco in “Le avventure di Rin Tin Tin“, il popolare telefilm trasmesso negli Usa dal 1954 al 1959 dalla rete Abc e che ha segnato la storia della tv dei ragazzi in Italia al tempo della Rai in bianco e nero, tra la fine degli anni ’50 e i ’60. Aaker è morto per le conseguenze di un ictus all’età di 77 anni, il 1 aprile a Mesa, in Arizona, come ha annunciato oggi a “The Hollywood Reporter” Paul Petersen, l’ex star di “Donna Reed Show“, da tempo uno dei principali sostenitore degli ex attori bambini. L’ex baby prodigio ha combattuto a lungo contro l’abuso di droghe e alcol ed aveva solo un parente che tuttavia “non poteva aiutarlo“, ha detto Petersen, aggiungendo che il certificato di morte di Aaker lo elenca come un “defunto indigente”.

La popolarità di Aaker è legata alla serie televisiva per ragazzi “Le avventure di Rin Tin Tin” e alla sua interpretazione del piccolo Rusty, un bambino rimasto orfano durante un’incursione indiana e salvato dai soldati di una postazione di cavalleria di stanza a Forte Apache. Rusty e il suo fedele cane Rin Tin Tin furono protagonisti di 164 puntate con storie di frontiera che li vedevano muoversi nel Far West tribù di indiani, malviventi e avventurieri di ogni sorta.
In un’intervista del 2011, Aaker ha raccontato di aver ricevuto 250 dollari a episodio all’inizio delle riprese di “Rin Tin Tin”, con il suo stipendio che era cresciuto fino a 500 dollari con l’ultima stagione. Dopo “Rin Tin Tin”, ha recitato in tv “The Donna Reed Show”, “Route 66” e “Il magico mondo di Disney“, con l’ultima apparizione cinematografica in “Ciao ciao Birdie” (1963).

Nato a Inglewood, in California, il 25 settembre 1943, Lee William Aaker esordì in piccole parti in film come “Il più grande spettacolo del mondo” (1952) e “Mezzogiorno di fuoco” (1952). Diede particolare prova del suo talento interpretando il figlio rapito di uno scienziato nucleare (Gene Barry) in “La città atomica” (1952); il figlio di una proprietaria di una fattoria dell’Arizona (Geraldine Page al suo debutto cinematografico) in “Hondo” (1953) con John Wayne; il figlio di una donna disperata (Barbara Stanwyck) che cerca di salvare il marito intrappolato (Barry Sullivan) in “La marea della morte” (1953). E’ poi apparso in “Arena” (1953) e “Allegri esploratori” (1953). Aaker ha lasciato Hollywood prima dei 20 anni e ha poi ha lavorato come falegname per due decenni e ha insegnato a sciare ai bambini svantaggiati e a persone con disabilità a Mammoth Mountain in California, vivendo con la sua pensione 1.500 dollari al mese.

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