È finalmente arrivato il momento di dare il nostro giudizio finale ad uno degli smartphone che ha ottenuto l’interesse di moltissimi utenti. Nella nostra recensione finale di Poco X3 Pro analizzeremo le qualità di quello che sembra senza dubbio lo smartphone da consigliare nella fascia 200-250 euro e discuteremo dei cambiamenti effettuati dal brand rispetto al modello base che tanto avevamo apprezzato.

Lo smartphone si è davvero guadagnato l’appellativo “Pro”? È questo il vero successore spirituale di Poco F1? È giunto il momento di scoprirlo!

Design

Non c’è davvero molto di cui lamentarsi quando si parla del design di questo dispositivo. Poco ha fatto un ottimo lavoro con il vecchio modello, portando delle linee eleganti e dei materiali premium in un fascia di prezzo che sembrava quasi non gli appartenesse e con X3 Pro ha preso l’ottima decisione di non cambiare ciò che è obiettivamente difficile da migliorare senza far lievitare i costi.

È davvero difficile se non impossibile distinguere Poco X3 Pro dal modello che lo ha preceduto. Stessa scocca in plastica simil vetro, stessa cornice in alluminio, stesso modulo fotografico leggermente sporgente che però è intelligentemente posizionato al centro dello smartphone.

Questi non sono assolutamente dei difetti in quanto difficilmente vi renderete mai conto che la parte posteriore dello smartphone non è realizzata in vetro grazie all’alta qualità con cui è realizzata, io stesso faccio ancora fatica a crederci.

Certo, lo smartphone non è un fuscello con i suoi 215 g, ma la capiente batteria e la solidità che restituisce in mano compensano questo “inconveniente”.

La colorazione Phantom Black in nostro possesso che ha una finitura opaca ai lati esterni della scocca e una striscia lucida centrale su cui primeggia il logo del brand è a mio parere meravigliosa. Ricorda molto i Huawei Mate realizzati in collaborazione con Porsche.

Nella confezione, oltre a degli sticker ed a un cartoncino di benvenuto, Poco ha incluso una cover trasparente in TPU con sportellino per proteggere lo smartphone dall’ingresso di acqua e polvere nella porta USB Tipo-C.

Il veloce lettore di impronte digitali capacitivo è ancora una volta situato nel tasto di accensione laterale, una posizione pratica e comoda.

Display

Anche per quanto riguarda il display l’azienda non ha voluto apportare modifiche rispetto al fratellino minore. Su Poco X3 Pro troviamo lo stesso pannello IPS da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ e una frequenza di aggiornamento di 120 Hz ricoperto da Corning Gorilla Glass 6.

La luminosità massima di soli 458 nit non è delle più alte, questo è vero, e la luminosità automatica è un po’ troppo conservativa a mio parere, tuttavia di tratta di una pannello dalla risoluzione più che sufficiente e che compensa il fatto di non essere AMOLED con un refresh rate degno di un top e una qualità dei colori paragonabile.

Purtroppo non è possibile utilizzare alcuna funzionalità always on display, ad ogni modo risvegliare lo smartphone con il tasto di accensione o sollevandolo per svegliarlo tramite accelerometro è abbastanza comodo da non essere un problema. Poco ha sopperito alla mancanza di AOD includendo nella capsula auricolare un piccolo LED di notifica RGB configurabile.

Nella parte alta del pannello è presente un foro per la fotocamera frontale centrato rispetto alla larghezza del display. Le cornici non sono delle più sottili ma al prezzo a cui viene proposto questo terminale non mi sarei mai permesso di chiedere di meglio.

Prestazioni

Forse l’avrete sentito dire spesso o letto da qualche parte sui gruppi dedicati agli smartphone che impazzano sui social media: spesso è meglio un vecchio top di gamma che un nuovo smartphone economico.

Poco ha preso alla lettera quest’idea ed è proprio su questo concetto che si basa X3 Pro. Invece di un recente chip della serie Snapdragon 700 di Qualcomm, come quello utilizzato in Poco X3, l’azienda ha in questo caso optato per un chip che ha fatto il proprio esordio proprio su questo modello ma che in realtà è una nostra vecchia conoscenza.

Sotto la scocca dello smartphone batte uno Snapdragon 860 che non è altro che uno Snapdragon 855+ migliorato ulteriormente nelle frequenze operative. Non si tratta del chip top di gamma dello scorso anno ma di una versione perfezionata del SoC dei flagship di due anni or sono.

Detto questo trovo che la scelta abbia davvero molto senso, soprattutto in questa fascia di prezzo. Le prestazioni sono nettamente superiori a quelle del chip di fascia media del vecchio modello mentre allo stesso tempo i costi per il produttore e per gli utenti vengono mantenuti più bassi. Bravi!

Ad accompagnare il chip troviamo 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna UFS 3.1, anche se esiste una variante con 8 GB di RAM e 256 GB di storage. Quest’ultima la consiglierei solamente a chi pensa di aver bisogno di maggiore spazio di archiviazione in quanto il quantitativo di RAM, come spesso capita superato un certo valore, non fa alcuna differenza nella vita di tutti i giorni.

L’azienda nata da una costola di Xiaomi è persino riuscita a trovare posto per un sistema di speaker stereo, anche se la differenza tra i due altoparlanti è ben percepibile, per un jack da 3,5 mm per le cuffie e persino per un LED IR per il controllo dei prodotti che supportano tale interfaccia.

Autonomia

Il vostro smartphone si scarica sempre sul più bello? Con Poco X3 Pro questo sarà un problema del passato. Con una cella da 5160 mAh ed un chip che per gli standard attuali ha un consumo limitata rispetto ai processori da flagship moderni, Poco X3 Pro è davvero difficile da scaricare prima di sera.

Anche se come me scegliete di utilizzare il display sempre a 120 Hz, di alzarne costantemente la luminosità, di connettervi ad internet con due SIM in 4G contemporaneamente mentre guardate dei video su YouTube alla qualità massima con delle cuffie Bluetooth di vecchia generazione, è davvero impossibile non arrivare a fine giornata. Con un uso più moderato è facilmente possibile raggiungere i due o persino i tre giorni di utilizzo!

Quando avrete bisogno di una ricarica, il caricabatterie USB Tipo-C da 33W incluso nella confezione sarà in grado di riportarvi al 59% in 30 minuti e al 100% in soli 59 minuti. Non potrete più lamentarvi della durata del vostro smartphone.

Comparto fotografico

Se c’è un’area in cui Poco X3 Pro non brilla, a differenza del resto dello smartphone, è il comparto fotografico.

Nel modulo situato al centro della scocca posteriore troviamo un sensore principale da 48 Mpixel con lenti dall’apertura focale f/1.8, una fotocamera ultragrandangolare da 8 Mpixel f/2.2 e due ulteriori sensori da 2 Mpixel con lenti f/2.4 dedicati alle macro e al rilevamento della profondità.

Tralasciando i due sensori da 2 Mpixel che, come ripeto in ogni mia recensione, reputo inutili ed uno spreco di budget soprattutto in una fascia di prezzo come questa in cui ogni centesimo conta, Non troviamo differenze rispetto al modello base di Poco X3.

Lo smartphone si comportava già discretamente bene prima e la stessa cosa vale ora, sempre ovviamente tenendo in considerazione la fascia di mercato in cui il prodotto è inserito. Non aspettatevi un cameraphone in grado di competere con i big del settore e nemmeno con prodotti del calibro di Pixel 4a o Oppo Find X3 Lite, tuttavia Poco X3 Pro ha delle prestazioni fotografiche sufficienti e nessun difetto troppo grave da segnalare.

L’unica vera lamentela, se ce davvero necessità di farne una, è la resa poco entusiasmante delle fotocamere al buio, soprattutto della ultrawide, nonostante il software supporti la Night Mode.

Al contrario, la fotocamera frontale da 20 Mpixel f/2.2 mi ha stupito. Spesso è in grado di catturare immagini più dettagliate dei sensori principali e personalmente la qualità delle immagini che produce la preferisco alle altre fotocamere di questo terminale.

Poco X3 Pro è in grado di registrare video in 4K ma si ferma a 30fps, mentre può raggiungere i 960 FPS in slow motion alla risoluzione di 720p, non male per un entry level. Manca la stabilizzazione ottica e si sente sia nelle foto che in video, soprattutto quando tramonta il sole o in ambienti chiusi, tuttavia generalmente la stabilizzazione elettronica EIS fa bene il suo dovere.

Software

Nonostante il software di Poco X3 Pro sia basato su una delle mie skin Android preferite in assoluto, ci sono alcune considerazioni che vanno fatte a riguardo. La MIUI 12 installata in questo dispositivo a primo avvio può forse spaventare un po’ ma fortunatamente ogni “criticità” è facilmente risolvibile.

Per prima cosa lo smartphone arriva pieno di bloatware, cosa che grazie al cielo non capita più con gli Xiaomi di fascia leggermente più alta. Inoltre, altra cosa che non incontravo da un po’, anche in questa versione di software lo smartphone viene bombardato di pubblicità nelle applicazioni di sistema. Certo, queste ultime si possono disattivare e le app si possono disinstallare, tuttavia il primo impatto è poco piacevole.

Capisco però che questa sia una delle ragioni grazie al quale l’azienda è in grado di proporre questo ottimo prodotto ad un prezzo così aggressivo. Sono stati fatti dei compromessi in fase di progettazione e dovete farli anche voi nella scelta del vostro prossimo smartphone.

Conclusioni

Poco X3 Pro è uno smartphone imbattibile. Ad un prezzo di 249,00 euro, che può abbassarsi fino a 199,00 euro durante i periodi promozionali, è impossibile trovare di meglio. Forse se il vostro interesse è meno incentrato su specifiche “esagerate” e su una batteria di lunga durata è possibile trovare degli smartphone in grado di superare in ambito fotografico questo best buy, altrimenti è praticamente impareggiabile.

Per questa ragione, Poco X3 Pro si merita il nostro award per l’incredibile rapporto qualità/prezzo che crediamo sarà difficile possa essere superato nel corso di quest’anno o per lo meno per molti mesi a seguire. Se il vostro budget di aggira attorno a questa cifra, è inutile continuare a cercare oltre!

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