Secondo i numeri forniti dal ministero della Salute di Brasilia, 518 di questi non avevano compiuto nemmeno un anno di età. "Abbiamo seri problemi a rintracciare i casi, non abbiamo abbastanza test per la popolazione in generale, anche meno per i bambini. I più vulnerabili sono quelli di colore e quelli provenienti da famiglie molto povere, per le quali è più difficile ricevere aiuto", ha spiegato la dottoressa Fatima Marinho, epidemiologa dell’università di San Paolo
C’è un’altra strage, poco raccontata, che si nasconde dietro alle oltre 360mila morti totali (al 15 aprile) registrate in Brasile dall’inizio della pandemia di coronavirus: è quella dei bambini infettati dal Covid. Se spesso viene sottolineato che il virus uccide soprattutto le persone più deboli o più anziane, ma nel Paese guidato da Jair Bolsonaro, che continua con la sua politica aperturista, molte madri hanno dovuto dire addio anche ai membri più piccoli della famiglia. Secondo le cifre fornite dal ministero della Salute di Brasilia, infatti, tra febbraio 2020 e la metà di marzo 2021 si contano almeno 852 morti sotto i 9 anni, inclusi 518 piccoli che non avevano compiuto nemmeno un anno di età.
Casi conclamati, sicuramente legati all’infezione da Covid-19, ma secondo le stime di medici e ong potrebbero essere più del doppio i piccolissimi uccisi dalla pandemia. Una ricerca della dottoressa Fatima Marinho, epidemiologa dell’università di San Paolo e consigliere esperto della ong internazionale Vital Strategies, sostiene che durante la pandemia si siano decuplicati i casi di morte per sindrome respiratoria acuta: questo fenomeno la porta a stimare che il Covid di fatto sia stato letale per 2.060 bambini sotto i 9 anni, inclusi 1.302 neonati. La specialista sostiene inoltre che in Brasile la diagnosi di Covid per i bambini spesso arriva troppo tardi: “Abbiamo seri problemi a rintracciare i casi, non abbiamo abbastanza test per la popolazione in generale, anche meno per i bambini. I più vulnerabili sono i bambini di colore e quelli provenienti da famiglie molto povere, per le quali è più difficile ricevere aiuto”.
Questo mentre nel Paese le morti, costantemente sopra le 3mila al giorno, e i contagi, oltre 70mila nelle ultime 24 ore, continuano a far registrare numeri elevatissimi e con gli ospedali costantemente al collasso, affollati e privi anche dei dispositivi necessari a soccorrere e curare i pazienti.