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Sicilia, glamour e creatività ai piedi dell’Etna

Un tuffo nella luce all’ombra di un gigante irrequieto, la Sicilia sud orientale è una terra attraente, una meraviglia da scoprire. Baciata da un sole generoso tutto l’anno e fiorita di bellezze naturali ed architettoniche, questa parte dell’isola è una delle più ricercate dai turisti di tutto il mondo sin dall’epoca del Grand Tour del ‘700.

Testo di Naida Caira

Taormina era la prediletta dagli estimatori della cultura classica, non c’era rampollo che non fosse illuminato dalla sua bellezza che si specchia tutt’oggi sulle acque cristalline dello Ionio. La natura selvaggia dell’Etna fumante rivela il suo lato più generoso nei paesaggi carichi di vigne che donano vini pregiati DOC. E’ da queste fate morgane di Sicilia che sbocciano le idee del Radicepura Garden Festival, la biennale del giardino mediterraneo che modella la natura valorizzando il territorio. Per una fuga dall’ordinario nella Sicilia orientale ci sono diverse soluzioni proposte da vari tour operator tra cui scegliere, sicuramente Turisanda è uno di quelli che ha più esperienza e tradizione in questa parte dell’isola, per scoprire il valore del viaggio e dell’ospitalità.

La dolce vita di Taormina

Taormina è una delle località più amate di tutta la Sicilia ed è una meta davvero imperdibile, anche solo per l’atmosfera. Situata su un terrazzo naturale che affaccia sulla costa ionica, ai piedi del Monte Tauro, svela un centro storico delle meraviglie, raggiungibile in soli cinque minuti se la vostra base è l’Hotel Atlantis Bay (ogni camera rigorosamente vista mare). C’è da perdersi tra le sue vie, caleidoscopio di colori ammantate di piastrelle, botteghe artigiane abitate da pupi e marionette, e vegliate da facce saracene, rigorosamente dipinte a mano. Non mancano i locali alla moda dove assaporare cassatine al pistacchio cristallizzate di zucchero, e boutique dove luccicano i gioielli in ossidiana (rimarrete abbagliati da quanto possa brillare una pietra lavica nera come la pece). Taormina svela il suo fascino mondano senza tralasciare i secoli di storia che la distinguono e la rendono unica.

Proprio nel centro si trova l’incantevole Teatro Greco, o Teatro Antico, per dimensioni secondo solo a quello di Siracusa ma nonostante il mancato primato è il più ammirato e noto al mondo. Questo cimelio dell’antichità venne eretto in epoca ellenistica nel III secolo a.C. e ricostruito in quella romana nel II secolo d.C. Da millenni è un luogo dedicato alla cultura: tutt’oggi vi si inscenano spettacoli teatrali e musicali rendendolo una cornice unica per ammirare l’arte. Il teatro occupa un luogo privilegiato dal quale lo sguardo si sazia di meraviglia: il blu intenso del golfo di Schisò, i contorni netti dell’Etna, per poi perdersi all’orizzonte dove il mare si confonde con il cielo. Per costruire la struttura fu necessario asportare manualmente dalla montagna oltre 100.000 metri cubi di roccia, un’opera titanica per l’epoca. Il complesso venne ulteriormente ampliato in epoca romana e raffinato con colonne e ingegnose coperture. L’impianto che oggi ammiriamo in opera laterizia risale all’epoca romana. Grandiosa è la scena che mantiene la sua forma originale, mirabile la platea, tutta scavata nella roccia che poteva contenere fino a 5.400 spettatori garantendo un’acustica perfetta in qualsiasi posizione. Basta sedersi un attimo per lasciar correre l’immaginazione e sognare le tragedie e le commedie degli avi, oppure aspettare il prossimo Taormina Arte, il festival internazionale delle arti per viverlo come un teatro e non come un sito archeologico.

Non solo Goethe fu stregato da Taormina, che nel suo celebre “Viaggio in Italia”, la definì come “lembo di paradiso sulla terra”, anche la nobildonna scozzese Lady Florence Trevelyan Cacciola, moglie dell’allora primo cittadino, se ne innamorò perdutamente, tanto da realizzare un parco nel cuore della città: i giardini di Villa comunale intitolati al duca di Cesaró. Un eden che ospita numerose specie floreali dove passeggiare e ammirare un incantevole panorama sull’Etna e sul mare. Vale una promenade urbana anche Corso Umberto I, la via principale di Taormina dove si susseguono curati negozietti e boutique, per poi fare una tappa nell’elegante piazza del Duomo. Qui si trovano ristoranti tipici e localini sotto i pergolati dove rinfrescarsi con una granita al caffè o stuzzicare un arancino, in questa parte di Sicilia chiamato rigorosamente al maschile. Dopo esservi deliziati, ammirate la maestosa Cattedrale di San Nicolò del 1200, simbolo di Taormina, e il Palazzo Comunale. Meraviglioso anche il palazzo Corvaja, che fu sede del primo parlamento siciliano nel 1411. Edificato inizialmente per scopi militari tra il 902 e il 1079, si erge come un bellissimo mosaico di stili con elementi arabi, le finestre con bifore gotico- catalane e la struttura normanna. La bella Taormina svela anche un piccolo angolo di paradiso: isola Bella, un atollo in miniatura di circa 1 kmq, collegato alla terraferma da una sottile lingua di sabbia, una perla emersa dal blu dello Ionio.

Un calice ai piedi del vulcano

Alcune zone alle pendici dell’Etna sono un ricamo di vigne ordinate, esempio perfetto di interazione tra l’uomo e l’ambiente per la produzione del DOC più antico dell’isola: l’Etna Rosso DOC, ottenuto da uve di Nerello Mascalase e Nerello Capuccio. La peculiarità che rende unico questo vino sono proprio le terre vulcaniche e il particolare microclima generato dalle escursioni termiche che si registrano salendo di quota, terroir questo che permette ancora la coltivazione a “piede franco” della vite. Un calice rosso rubino di questa ambrosia è un autentico privilegio: al naso fruttato di more e ciliegia, morbido in bocca, dai tannini vividi ma rotondi con un pizzico di acidità. Questo vino è considerato uno dei più nobili dell’Etna, frutto di una natura tanto matrigna quanto generosa. Il gigante fumante arido in vetta, svela il lato più generoso a quote più basse. Le falde dell’Etna sono realtà lussureggianti, dove l’uomo ha trovato il perfetto equilibrio valorizzando la terra, un esempio di pianificazione utile e virtuosa del territorio.

Sono numerose le cantine vinicole che organizzano tour eno-gastronomici alla scoperta dei prodotti km zero in perfetto abbinamento con i migliori vini locali. Un piacere del gusto che si fonde con la conoscenza dei metodi di produzione e di vinificazione, un percorso turistico e didattico dalla coltivazione della vite all’affinamento in botte, coronata dall’attesa degustazione finale. Un’esperienza organolettica edulcorata dal sapere si rivela il migliore degli apprendimenti e delle strategie per diffondere il valore della tradizione e delle eccellenze di un territorio.

Il Mediterraneo a regola d’arte

Un eden creativo e ricchissimo di specie. La natura addomesticata gioca con le prospettive reinventando lo spazio, beffandosi anche degli sguardi più attenti. Una moltitudine di piante mediterranee in coreografie alla Bolshoi, geometrie cartesiane che razionalizzano la fantasia dei creativi: i grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura hanno creato quest’oasi unica, tra l’Etna e il Mar Ionio. Radicepura Garden Festival è il primo evento internazionale dedicato al garden design a Giarre, in provincia di Catania, ideato dalla famiglia Faro, dediti ed esperti del florovivaismo.

Un mondo di fiaba reso possibile da giovani designer visionari ed esperti navigati, con la partecipazione di imprese e della Regione Sicilia. Un evento biennale con durata di sei mesi da non perdere, dedicato all’architettura del paesaggio del Mediterraneo nella splendida cornice del Parco Botanico Radicepura che con i suoi in 5 ettari di terreno ospita 3000 specie di piante per un totale di 7000 varietà̀. Un’oasi enciclopedica, un inno al giardino come spazio per gli occhi e per l’anima nonché uno stimolo per la conoscenza, alla sensibilità per il cambiamento climatico, e per la valorizzazione del territorio. Una consapevolezza che parte dalla natura per ridisegnare e pianificare il futuro, Radicepura Garden Festival intreccia la botanica alle peculiarità di una terra ricca e produttiva dell’ambiente mediterraneo, quello della Sicilia. Il Giardino del Futuro sarà il tema del Garden Festival 2021 che si terrà da aprile ad ottobre, una sfida creativa per creare bellezza e consapevolezza.

Per una fuga dall’ordinario nella Sicilia orientale ci sono diverse soluzioni proposte da vari tour operator tra cui scegliere, sicuramente Turisanda è uno di quelli che ha più esperienza e tradizione in questa parte dell’isola, per scoprire il valore del viaggio e dell’ospitalità.

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