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Lo chef Giorgio Locatelli durissimo: “Qui in Gran Bretagna i miei dipendenti hanno avuto l’80% dello stipendio da subito. E dopo il lungo lockdown, regole certe. In Italia? Una catastrofe”

"Questa idea della chiusura e riapertura e così via non ha fatto un favore all'Italia mentre noi abbiamo avuto questo lockdown che è partito dall'8 di dicembre ed è finito la settimana scorsa, più di 40 milioni di vaccinati, io ho 58 anni e domani vado a fare il secondo vaccino. Sta funzionando e sta dando una grande serenità alle persone", le parole dello chef ospite a Piazza Pulita da Corrado Formigli su La7

di F. Q.

I ristoratori vogliono lavorare, non vogliono essere in cassa integrazione, né in Italia né in Inghilterra per cui il fatto di poter riaprire e dare delle regole diventa importantissimo”. Così lo chef Giorgio Locatelli ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita, su La7. Lo chef è proprietario di uno dei ristoranti più noti e blasonati di Londra, la Locanda Locatelli: “Per esempio qua – ha proseguito – appena finito il primo lockdown avevamo questa regola che dovevamo chiudere alle 10 di sera che è stata smantellata in qualcosa come quattro settimane perché chiaramente se tu devi servire un qualcosa come 80 persone entro le 10 ci sarà un assembramento molto più alto che se le devi servire fino a mezzanotte. Questa è una cosa proprio chiara: se tu sei aperto 12 ore al giorno avrai meno frequenza, specialmente per quanto riguarda il servizio del ristorante. Poi c’è da dire che il nostro settore è molto complesso: ogni tanto si sente dire ‘siamo tutti nella stessa barca’. Io direi una cosa molto importante, che siamo tutti nello stesso mare ma siamo tutti in una barca differente perché ci sono le barche dove stanno 1300 persone e quelle dove ce ne stanno 13. Fare una regola per tutti non funziona. Ma questa idea della chiusura e riapertura e così via non ha fatto un favore all’Italia mentre noi abbiamo avuto questo lockdown che è partito dall’8 di dicembre ed è finito la settimana scorsa, più di 40 milioni di vaccinati, io ho 58 anni e domani vado a fare il secondo vaccino. Sta funzionando e sta dando una grande serenità alle persone, la gente è per strada, i negozi sono aperti. Il nostro sistema di pagamento delle tasse ha funzionato benissimo, noi abbiamo ricevuto l’80% dello stipendio, fino a 25 mila sterline che sono 28 mila euro, dal primo mese. Il datore di lavoro ha dato il primo stipendio e dopo 4 giorni abbiamo ricevuto il rimborso dello Stato. E siccome i nostri ristoranti funzionano come una famiglia estesa io non potrei immaginare in che situazione sarei stato con tutti i miei ragazzi che non avevano ricevuto lo stipendio. E questo so che in Italia, in certe regioni, è stato catastrofico”. La Locanda Locatelli è, al momento, aperta solo all’aperto ma lo chef è sereno sulla riapertura anche all’interno: “Il 17 maggio potremo riaprire anche gli interni e tra una settimana ci saranno date le regole anche per quanto riguarda le restrizioni

Lo chef Giorgio Locatelli durissimo: “Qui in Gran Bretagna i miei dipendenti hanno avuto l’80% dello stipendio da subito. E dopo il lungo lockdown, regole certe. In Italia? Una catastrofe”
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