La cancelliera nel suo discorso al Parlamento ha difeso la necessità di introdurre il freno d'emergenza, la "zona rossa" automatica imposta dal governo a quei territori che superano un'incidenza di 100 casi. L’approvazione della norma è una battaglia in salita, poiché i Länder sono riluttanti a cedere qualsiasi potere. L'ultimo studio del Robert Koch Institut però dimostra che la mobilità è ancora troppo elevata
“Purtroppo dobbiamo dirlo di nuovo: la situazione è seria, molto seria. La terza ondata della pandemia la fa da padrone“. Così ha parlato Angela Merkel in Parlamento, presentando la modifica della legge sulla pandemia che prevede l’inserimento a livello federale del “freno di emergenza”, ovvero un lockdown automatico imposto dal governo a quei territori che superano un’incidenza di 100 casi ogni 100mila abitanti. La cancelliera tedesca ha difeso la necessità avere restrizioni più severe e in particolare la misura del coprifuoco, previsto dalle 21 di sera alle 5 del mattino: “Il punto è ridurre gli spostamenti serali dei cittadini da un luogo all’altro così come l’uso del trasporto pubblico locale”, ha affermato la cancelliera.
“Dobbiamo fermare questa terza ondata di pandemia” e “per raggiungere questo obiettivo dobbiamo combinare meglio le forze dei governi federale, statali e locali di quanto abbiamo fatto finora”, ha detto Merkel, esortando il Parlamento ad approvare il disegno di legge. “I medici di terapia intensiva stanno lanciando un appello dopo l’altro per chiedere aiuto”, ha aggiunto, “non possiamo permetterci di lasciare soli medici e infermieri”. L’approvazione della norma però è una battaglia in salita per la cancelliera, poiché i Länder sono riluttanti a cedere qualsiasi potere sull’assistenza sanitaria al governo federale. La normativa per entrare in vigore ha bisogno dell’approvazione non solo della camera bassa (Bundestag), a cui Merkel si è rivolta, ma anche della camera alta (Bundesrat) dove sono rappresentati proprio i Länder.
“Il virus non perdona alcuna esitazione. Ogni indugio comporta solo che i tempi si allungano. Il virus capisce solo una cosa: la determinazione” e “ogni giorno conta“, ha ammonito ancora la cancelliera, preoccupata dai contagi che continuano a salire: oggi il Robert Koch Institut ha comunicato 25.831 nuovi casi, con un’incidenza a livello federale di 160,1 casi ogni 100mila abitanti. Peggiora anche la situazione nelle terapia intensive: 4.740 posti letto occupati da pazienti Covid (+61 in 24 ore), con 2.898 che rimangono ancora liberi, al netto della riserva di 10mila posti che resta al momento solo teorica, vista la carenza di personale specializzato.
Ma ad angosciare il governo è anche il monitoraggio sulla mobilità pubblicato sempre dal Rki: i tedeschi ancora si muovono troppo. I dati al 13 aprile (media settimanale) registravano solo il 13% di spostamenti in meno rispetto al periodo pre-pandemia. Un anno fa, nello stesso arco di tempo, la mobilità si era ridotta del 28 per cento. E c’è un nesso evidente tra questo dato e l’insofferenza dei cittadini nei confronti delle restrizioni, che sono in vigore ormai dal 16 dicembre scorso. Dopo i primi allentamenti di fine febbraio e il successivo inizio della terza ondata che ha portato al ripristino della maggior parte delle misure, la mobilità non si è più ridotta come nel periodo a cavallo di fine dicembre/inizio gennaio.
Sulla scorta di questi dati – oltre al peggioramento dei contagi – Merkel ha motivato la misura più dura prevista dalla nuova normativa: il coprifuoco notturno, che prevede come eccezioni solo gli spostamenti per lavoro o per portare all’aria aperta il cane. Le altre restrizioni, oltre alla chiusura dei negozi (in Germania bar e ristoranti non hanno più riaperto – salvo alcune eccezioni – da novembre scorso), puntano a loro volta a ridurre al minimo le occasioni di contatto: ci si potrà incontrare solo tra due famiglie diverse e in un massimo di 5 persone, minori di 14 anni esclusi. Ora è cominciata la discussione in Parlamento e il Bundestag dovrebbe dare il via libera alla legge mercoledì. Secondo Merkel, però, potrebbe già essere troppo tardi.
Intanto oggi la cancelliera si è vaccinata a Berlino con AstraZeneca, come anticipato dal suo portavoce Steffen Seibert. “Sono contenta di aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Ringrazio tutti quelli che si impegnano nella campagna vaccinale”, ha affermato la cancelliera. “Il vaccino è la chiave per superare la pandemia”, ha concluso.