Hanno bloccato con un cavo d’acciaio l’autostrada del Frejus Torino-Bardonecchia, all’altezza del comune di Bruzolo (Torino). Una trentina di manifestanti No Tav, che oggi hanno sfilato in Val Susa, hanno lasciato il corteo contro la costruzione del nuovo Autoporto, opera accessoria della ferrovia ad Alta Velocità Torino-Lione, e hanno raggiunto l’autostrada al chilometro 27.400, dove hanno issato un cavo d’acciaio ad altezza uomo. Il traffico è stato momentaneamente sospeso. La polizia ha sgomberato subito l’autostrada e la Sitaf, la società che la gestisce, sta provvedendo alla rimozione degli ostacoli.
Il corteo era iniziato nel pomeriggio dall’abitato di San Didero e gli organizzatori avevano anticipato che si sarebbe trattato di una manifestazione “colorata, allegra e pacifica”. Oltre ai tradizionali vessilli con il treno crociato del movimento No Tav c’erano quelli di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e le bandiere rossonere degli anarchici.
La Questura di Torino ha poi aperto un’indagine sul blitz di questa notte a San Didero, dove una ventina di persone, col volto coperto, hanno lanciato bombe carta e fuochi pirotecnici contro le forze dell’ordine che presidiano l’area del cantiere del nuovo autoporto, opera connessa alla Torino-Lione. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni. L’azione è durata pochi minuti e si è conclusa con la fuga degli assalitori lungo i binari della ferrovia.
(immagine d’archivio)