Il governatore del Friuli Venezia Giulia e nuovo presidente della Conferenza delle Regioni: "Su qualche dettaglio potremmo collaborare col Governo per migliorare le misure". Sugli attacchi del suo partito col ministro della Salute, dice che "come Regioni abbiamo sempre avuto un rapporto costruttivo con Speranza". Poi sottolinea: "Ciò non vuol dire che abbiamo condiviso tutte le scelte"
La road map del governo di Mario Draghi per una graduale ripartenza con un “rischio ragionato”. Al presidente della conferenza delle Regioni è piaciuta fino a certo punto. “Penso si poteva riaprire di più, ad esempio le palestre con le lezioni individuali che non sono fonte di particolare contagio”, dice Massimiliano Fedriga al programma “Mezz’ora in più” su Rai 3. Da pochi giorni il governatore del Friuli Venezia Giulia ha preso il posto di Stefano Bonaccini al vertice della conferenza delle Regioni. “Bonaccini ha lavorato molto bene, la mia presidenza vuol essere in totale continuità con la sua”, sostiene il leghista. Che nella sua nuova veste istituzionale chiede al governo di cambiare gli orari di entrata e uscita da scuola: “Sulle scuole c’è un limite fisico, perlomeno per quanto riguarda i trasporti, per esempio nell’attesa dell’autobus e poi sui mezzi stessi. Servono anni non mesi per ordinare nuovi mezzi. E’ chiaro che bisognerà organizzare anche questo. Abbiamo chiesto un incontro al Governo, bisognerà rivedere in modo consistente gli orari di entrata ed uscita dalle scuole, non è un problema di risorse”.
Proprio oggi il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rialsciato un’intervista che terremota il governo su una serie di fronti: non solo ripartenze e coprifuoco, ma anche la gestione dei migranti. Un intervento che raccoglie la reazione di Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato, che a Sky Agenda dice: “È sbagliato quando si sostiene un governo, con una grande maggioranza trasversale, fare dei continui distinguo. In Cdm si decide all’unanimità. Serve responsabilità. Salvini che insiste sullo spostamento dell’orario per il coprifuoco sbaglia”.
Pure Fedriga, però, si dice parzialmente deluso del piano di riaperture dell’esecutivo: “Su qualche dettaglio potremmo collaborare col Governo per migliorare le misure”, dice il leghista, usando comunque toni molto più moderati di quelli del suo segretario. Che, a sentire Fedriga, fa bene a rivendicare le scelte del governo come una vittoria della Lega. “Credo sia legittimo che le forze di maggioranza, che hanno proposto soluzioni al governo, le rivendichino. Se Salvini rivendica qualcosa che non gli piace nel governo, si dice che mette i bastoni tra le ruote, se rivendica un risultato si dice che se ne appropria”. Nonostante virologi e medici siano contrari alle riaperture, però, Fedriga sostiene che “la strategia usata un anno fa” col lockdown “e che ha funzionato bene” non può essere “usata sempre e comunque. Se ha funzionato bene nel marzo dello scorso anno, io credo che non funzionerebbe bene oggi perché dopo un anno di sacrifici l’adesione dei cittadini è venuta meno. E’ meglio una stagione di regole condivise con i cittadini, perché cosi si combatte anche meglio la pandemia”. Sugli attacchi del suo partito col ministro della Salute, invece, il governatore friulano dice che “come Regioni abbiamo sempre avuto un rapporto costruttivo con Speranza”. Poi sottolinea: “Ciò non vuol dire che abbiamo condiviso tutte le scelte”.