Tutti in classe o quasi. Da lunedì restano a casa “solo” 1,65 milioni di studenti in attesa della totale riapertura programmata dal governo il 26 aprile. In pratica, da domani, otto allievi su dieci sono tra i banchi. Ad aumentare il dato, rispetto alla scorsa settimana, è la Campania – passata in arancione – con i suoi 291mila alunni. In sedici regioni più le province autonome di Trento e Bolzano (tutte in fascia arancione) le scuole dell’infanzia, primaria e la secondaria di primo grado sono aperte al cento per cento. Mentre le scuole secondarie di secondo grado continuano con un limite di presenze dal 50% al 75%.
Nelle tre regioni in fascia rossa, invece, fino alla prima media tutti a scuola mentre seconda e terza classe della scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado chiuse al 100% e con didattica a distanza. Complessivamente per la prossima settimana con l’80,5% di alunni in presenza, si ritorna ai dati del febbraio scorso quando in presenza si erano sfiorati i sette milioni di ragazzi. In tutte le regioni, indipendentemente dal colore, accederanno ai servizi per la prima infanzia (0-3 anni) 356mila bambini. Con riferimento ai diversi settori scolastici, seguiranno le attività didattiche a scuola complessivamente 1.393.010 alunni dell’infanzia (il 100%), 2.605.865 della primaria (il 100%), 1.606.991 ragazzi della scuola secondaria di primo grado (il 93,8%) e 1.550.085 studenti delle superiori (il 55,5%).
Secondo la rielaborazione fatta dalla rivista specializzata Tuttoscuola il quadro sul territorio si fa più omogeneo: gli alunni in presenza raggiungono l’84% al Nord; l’83% al Centro; il 76% nelle Isole (con un calo dovuto alla Sardegna), e il 74% nelle regioni del Sud. Le province autonome di Bolzano e Trento confermano complessivamente la più alta percentuale di alunni in presenza (87%). Ecco i dati delle principali regioni: la Lombardia con 1.192.037 alunni in presenza (e 209.776 a casa); la Campania con 775.844 (e 169.149 in dad); il Lazio con 687.592 (e 133.737 collegati online), la Sicilia con 614.891 (e 125.879 a distanza); la Puglia avrà in presenza 302.987 alunni, la Sardegna 106.560.
Tutto va nella direzione della riapertura totale almeno per l’ultimo mese di scuola come ha garantito il premier Mario Draghi. Un impegno che ha già preannunciato polemiche da parte dei dirigenti scolastici che si dichiarano “non pronti” a causa delle classi sovraffollate e dei tamponi mai arrivati. Intanto ecco la mappa di lunedì: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento, tutte in arancione, riaprono per tutti fino alla secondaria di primo grado. Dad solo per le superiori. Restano in zona rossa Puglia, Sardegna e Val d’Aosta con 390mila alunni in didattica a distanza.