Tecnologia

Facebook sta per introdurre ulteriori contromisure per la disinformazione su COVID-19

Facebook a breve introdurrà gli avvisi anche per i post che pubblicizzano improbabili cure per il COVID-19, nel tentativo di arginare il dilagare di bufale sul delicato argomento.

Facebook, una delle aziende più importanti nel panorama dei social network, ha annunciato nuove misure che andranno a combattere la disinformazione inerente al COVID-19 che dilaga sulle sue piattaforme. Infatti, presto sarà implementato un avviso che metterà in guardia gli utenti sui post relativi a presunti trattamenti privi di prove scientifiche.

In pratica, come riferito dai colleghi di 9to5Mac, quando un utente pubblicherà un post inerente ad un farmaco non approvato ufficialmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità comparirà un messaggio che recita “alcuni trattamenti COVID-19 non approvati potrebbero causare seri danni”. Infatti, dall’inizio della pandemia, diverse persone hanno condiviso sui social informazioni relative a presunti trattamenti per il COVID-19 basati su farmaci come la clorochina e ivermectina che, ovviamente, sono privi di riscontri scientifici.

9to5Mac ha contattato direttamente Facebook per avere ulteriori chiarimenti a riguardo e gli è stato risposto che il messaggio apparirà nelle prossime settimane in lingua inglese, spagnola, francese, portoghese, indonesiana e araba non solo su Facebook, ma anche su Instagram. Inoltre, la compagnia sta collaborando con diverse agenzie per controllare in maniera efficace tutti i post che vengono contrassegnati come “fake news”, così da renderli invisibili agli altri utenti se privi di veridicità.

Facebook, e tutti i social network in generale, sono molto importanti per informare correttamente le persone sulla situazione attuale relativa alla pandemia di COVID-19 e come adottare le giuste precauzioni volte a diminuire il rischio di contrarre la malattia e, soprattutto, trasmetterla ad altri individui. Purtroppo, diverse persone, come spesso accade, hanno iniziato a diffondere false notizie ed è un bene che queste compagnie abbiano deciso di arginare questo preoccupante fenomeno.