Dal 21 al 28 aprile torna l'appuntamento biennale con il Salone dell'auto di Shanghai, che va in onda nonostante la pandemia. Le parole d'ordine della rassegna cinese sono "suv" ed "elettrificazione".
Riparte anche Shanghai, anzi, soprattutto Shanghai. La pandemia non è ancora un brutto ricordo e, chi più chi meno, continuiamo ad esserci tutti dentro: eppure, dal 21 al 28 aprile uno tra i più grandi saloni dell’automobile riaprirà i battenti, in uno spazio di 360 mila metri quadri, per ospitare costruttori e brand da tutto il mondo (circa 1.000 imprese in tutto) e, soprattutto, il pubblico in carne e ossa.
Per la Cina non si tratta della prima scommessa in tal senso: “Eventi come questo mostrano come sia possibile organizzare anche fiere piuttosto grandi, con buoni risultati e in sicurezza” aveva dichiarato Peter Bergleiter, managing director della IMAG, a proposito dell’Auto China 2020, il Salone dell’auto di Pechino tenutosi lo scorso ottobre. Ora tocca invece alla kermesse biennale di Shanghai, giunta alla sua diciannovesima edizione e per la quale si stima la presenza di circa 1 milione di visitatori. Quanto alle novità attese, si parla soprattutto di prime internazionali di modelli elettrici e crossover; e i costruttori europei, in particolare, sembrano puntare tutto su questa combinazione.
Come Volkswagen e Bmw, che presentano rispettivamente ID.6 e iX, entrambi due crossover a zero emissioni locali. Il modello di Volkswagen, pensato esclusivamente per il mercato cinese, sarà proposto in due versioni, “X” e “Crozz”, entrambe con un passo di 2,965 mm, la possibilità di avere 6 o 7 posti in totale, ed entrambe anche con diversi equipaggiamenti di motore e batterie. Le potenze dei propulsori proposti per la ID.6 sono 132 kW, 150 kW e 225 kW, mentre le capacità della batteria sono 58 kWh e 77 kWh, che corrispondono a 436 e 588 km di autonomia, calcolati nel ciclo China NEDC.
La BMW iX è invece il primo suv elettrico che Bmw abbia reso disponibile unicamente con alimentazione a batteria: due le varianti disponibili, una (xDrive40) con motore da 300 CV di potenza e l’altra (xDrive50) con motore da 500 CV, e con rispettivamente due pacchi batteria, uno da 400 km di autonomia e l’altro da 600 km, questi calcolati nel ciclo Wltp. Crossover elettrico anche per Mercedes, che porta a Shanghai – oltre alla rinnovata CLS – il suo EQB da 7 posti, con batteria da 66,5 kW e oltre 419 km di autonomia dichiarata. In Cina sarà proposto nella versione AMG Line, con motore da 215 kW. Presto esordirà pure sul mercato europeo, in diversi livelli di potenza e a trazione integrale o anteriore.
Fa eccezione, in questa rincorsa ai suv compatti, Audi, per la quale Shanghai rappresenterà il vero debutto della partnership con le cinesi SAIC e FAW, declinata in quattro anteprime. Si parte dal prototipo A6 e-tron, lungo 4,96 metri e realizzato sulla piattaforma modulare PPE (nata dalla collaborazione con Porsche): aerodinamica raffinatissima (il cx è a 0,22) e tecnologia elevata sono le fondamenta del progetto, anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida. La batteria è da 100 kWh, per un’autonomia dichiarata di 700 km e una ricarica rapida che fa recuperare 300 km in appena 10 minuti.
La seconda anteprima riguarda, invece, il restyling della Q5L (edizione a passo allungato, particolarmente apprezzata in Cina), mentre le restanti due sono la nuova A7L limousine (esclusivamente per il mercato cinese) e un prototipo elettrico di suv, leggermente più corto della A6, del quale non è stato svelato ancora nulla a livello tecnico, e per il momento chiamato “Audi concept Shanghai”. Pur uscendo dall’Europa, il trend comunque resta lo stesso: crossover elettrici, infatti, anche per Cadillac con il Lyriq (che lo lascerà al solo mercato cinese) e per Ford, che porta in Cina la Mach-E, Mustang elettrica prodotta localmente e, soprattutto, prima sport utility a batterie del costruttore.
Quanto ai rappresentanti dell’industria asiatica, Honda porta con sé un modello elettrico e uno ibrido, mentre il gruppo Geely ha annunciato la nascita di una nuova gamma di EV, la Zeekr, il cui modello d’esordio presentato a Shanghai ha il nome di Zeekr 001. E neanche a dirlo, si tratta di un crossover: l’autonomia dichiarata è di 700 km, ha due motori elettrici con potenza complessiva di 536 CV e 700 Nm di coppia motrice. Può raggiungere una velocità massima di circa 200 km/h e brucia lo 0-100 in appena 3,8 secondi.
Lexus, invece, si presenta con la rinnovata berlina ES e una concept car elettrica: si chiama LF-Z ed è equipaggiata con un motore da 400 kW e 700 Nm di coppia, una batteria da 90 kWh e un’autonomia intorno ai 600 km. Toyota ha invece annunciato la presentazione di un nuovo suv full electric basato sulla piattaforma modulare e-TNGA, sviluppata insieme a Subaru: si chiama “bZ4X“, con “bZ” che sta a indicare il nome della strategia a zero emissioni della casa giapponese, Beyond Zero. La concept car anticipa il modello che arriverà sul mercato globale non prima del 2022. Anche il sistema di trazione integrale, con i due motori elettrici posti sull’asse posteriore e su quello anteriore, è stato realizzato in collaborazione con Subaru, mentre sulla batteria e le sue prestazioni si sa ancora poco. Comunque sia, a bordo sarà possibile sfruttare un sistema di “ricarica solare”, che permetterà di migliorare l’efficienza.
Le dimensioni della bZ4X sono quelle di un RAV4 e il design è votato all’aerodinamica, con un frontale che dalla casa definiscono “a testa di martello”: sparita la griglia, infatti, tra le linee marcate compaiono sensori e luci che contribuiscono a conferire all’auto un’impostazione hi-tech. Spazio generoso nell’abitacolo, pensato per i viaggi lunghi (certo, autonomia e infrastrutture di ricarica permettendo): “Il nostro cliente target è una persona che dà importanza al tempo trascorso insieme alla famiglia e agli amici” ha dichiarato l’ingegnere capo Koji Toyoshima: “Quando le persone vogliono godersi questi momenti, Toyota bZ4X Concept è l’auto perfetta”.