Fuori programma in Consiglio regionale della Lombardia, con i rappresentanti del Movimento 5 stelle che hanno esposto dei cartelli di protesta, fatti ritirare dal presidente Alessandro Fermi, contro la decisione del Parlamento di ripristinare il vitalizio all’ex presidente della Regione, Roberto Formigoni. “Meno ristori più vitalizi… con la Lega”, “Basta danè ai condannati”, “Ai lombardi meno sanità, al celeste soldi in quantità” e “Prima i (vitalizi) lombardi” gli slogan apparsi sui cartelli, sui quali campeggiava la foto di un abbraccio tra Formigoni e il leader della Lega, Matteo Salvini.

Sull’argomento i pentastellati hanno anche presentato una mozione urgente, a prima firma Dario Violi, che potrebbe essere discussa nel pomeriggio dall’Aula “che impegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente in materia a farsi promotori presso le istituzioni centrali di una doverosa uniformità di trattamento, anche per i parlamentari della Repubblica, nell’esclusione dell’erogazione dell’assegno vitalizio per i soggetti condannati” e “a farsi promotori presso il governo di una celere revisione della disciplina”. “Persone corrotte che hanno speculato sulla sanità, che sono condannate in via definitiva non possono ricevere questo premio – ha spiegato fuori dall’Aula il capogruppo del M5ss, Massimo De Rosa riferendosi all’ex presidente Formigoni – soprattutto in un momento come questo dove c’è una crisi economica spaventosa. È vergognoso, sono le perle del centrodestra”.

Da oggi al via la raccolta firme per la petizione de Il Fatto Quotidiano che chiede al Senato di sollevare un conflitto di attribuzione di fronte alla Corte costituzionale

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