Cultura

Crisi dei lavoratori dello spettacolo, il Maestro Alberto Veronesi porta la Bohéme in piazza della Scala: così si esibiscono gli artisti – Video

di Agenzia Vista Alexander Jakhnagiev

Un piccolo concerto in piazza della Scala davanti al teatro più celebre di Milano. Così il Maestro Alberto Veronesi, affiancato da alcuni artisti precari, ha provato a scuotere le coscienze sulla crisi dei lavoratori dello spettacolo dovuta a un anno di stop per la pandemia da Covid-19. Il direttore d’orchestra ha suonato il primo atto della Bohéme di Giacomo Puccini, mentre i cantanti si sono esibiti legati a delle corde che ne impedivano la libertà per solidarizzare con i colleghi in difficoltà. Proposte anche nuove soluzioni da cui poter ripartire, in particolare strumenti nuovi per orientare i giovani e per ricostruire forme di partecipazione, sociale, culturale e anche economica. ù

“Qui in piazza della Scala, davanti a un simbolo della cultura mondiale, abbiamo voluto cominciare un percorso con cui vengano sciolte queste catene, queste corde che soffocano gli artisti italiani, i precari dello spettacolo e dell’arte italiana che non possono contare su un reddito, un sostegno dallo Stato. E quando ci sono le crisi come la pandemia, vengono gettati totalmente nell’indigenza”, ha spiegato il Maestro dopo il mini-concerto. “La nostra idea è che i 100mila precari della cultura italiana diventino un esercito di ‘culturator’, non navigator”. Sono “persone che hanno studiato venti, trenta, quarant’anni della loro vita e che sono in grado di trasmettere questa cultura”

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