Dei nuovi interventi a difesa dell'ambiente si è discusso oggi in un convegno della Commissione Ue. Secondo il segretario generale dell'Ocse serve un prelievo fiscale più incisivo, oggi sono tassate solo il 17% delle emissioni. Il ministro Franco spiega che il G20 affronterà la questione nel vertice del prossimo 9 luglio
Prende forma la nuova struttura di tassazione sulle emissioni di gas nocivi. Nell’ambito del Recovery fund “la Commissione Ue sta incoraggiando gli Stati membri ad attuare progetti ben concepiti di tasse verdi, che possono consentire di allontanarsi dalla tassazione basata sull’occupazione, più dannosa per la crescita”, ha detto oggi il commissario all’economia Paolo Gentiloni all’evento sulla tassazione verde organizzato dalla Commissione. “Togliere sussidi, esenzioni e agevolazioni fiscali per attività inquinanti potrebbe aiutare ad accelerare la transizione verde nei nostri Stati membri, rendendo i loro sistemi fiscali più equi per i lavoratori”, ha detto Gentiloni. “Le entrate raccolte forniranno il supporto tanto necessario alle finanze pubbliche e alla ripresa, per l’Ue e i suoi Stati membri”, ha aggiunto, indicando un “potenziale contributo crescente poiché nel 2019 solo il 3,2% del gettito Ue proveniva dalla tassazione ambientale”. Certo, bisogna stare attenti a distribuire bene le nuove tasse, che “potrebbero talvolta richiedere misure correttive e di accompagnamento per affrontare il rischio di aumentare la disuguaglianza tra famiglie e aree geografiche”.
“L’Unione europea deve assumere la leadership” sulla tassazione delle emissioni responsabili dell’effetto serra, ha affermato il ministro dell’economia e finanze Daniele Franco. “Il Covid è stato un punto di svolta per le nostre società, abbiamo affrontato la pandemia insieme, dobbiamo affrontare insieme il cambiamento climatico”, ha proseguito Franco, che ha illustrato le iniziative sul tema della presidenza italiana del G20. “I ministeri dell’economia e le banche centrali – ha sottolineato – hanno gli strumenti per ridurre le emissioni” e nell’ambito del G20 il tema sarà affrontato nel Simposio di alto livello del 9 luglio e nella Conferenza sul clima di Venezia, l’11 luglio. Oggi il direttore generale dell’Agenzia internazionale dell’energia Fatih Birol, ha affermato in un’ intervista a The Guardian che il 2021 segnerà un record nelle emissioni di Co2 poiché gli stimoli dei governi per la ripresa finanziano maggiormente il ricorso a fonti fossili.
Sul punto è intervenuto anche il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria affermando che “La ripresa deve essere un’occasione per rendere l’economia più verde” e anche “più inclusiva” spiegando poi che è “necessario avere una grossa tassa sul carbonio”, anche perché oggi “solo il 17% delle emissioni di CO2 sono tassate”. “E’ tempo di rivedere le esenzioni fiscali per l’aviazione e il trasporto marittimo”, perché “i sussidi dannosi per l’ambiente devono diventare qualcosa che appartiene al passato e non esiteremo a intervenire con la nuova direttiva sulla tassazione dell’energia” in arrivo a giugno, ha infine detto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans.