La pandemia incalza in India, con un aumento record di contagi e vittime nelle ultime settimane. E ad aggravare la situazione nella città di Nashik, nello stato del Maharashtra, l’incidente avvenuto nel reparto Covid all’interno dell’ospedale Zakir Hussain, dove almeno 22 pazienti hanno perso la vita per lo scoppio di una bombola di ossigeno, causato da una valvola che aveva una perdita. Altri sono in gravi condizioni per le ustioni subite. Il Maharashtra, uno degli stati indiani più estesi e più colpiti dal Covid, è in lockdown da due settimane fino alla fine del mese.
Nelle ultime 24 ore l’India ha registrato un nuovo record di 295.041 contagi di coronavirus, e le vittime sono state per la prima volta più di duemila. Nonostante gli ospedali in difficoltà, il primo ministro Narendra Modi ha consigliato ai governi statali di non imporre un lockdown rigido, a favore di zone di microcontenimento. Gli ospedali di Nuova Delhi intanto si ritrovano pericolosamente a corto di ossigeno. La produzione dei principali farmaci per il coronavirus inoltre è rallentata o addirittura interrotta in alcune fabbriche e ci sono stati ritardi nell’invito a presentare offerte per impianti di generazione di ossigeno, secondo quanto riportato dalla stampa. I familiari dei pazienti sono costretti in molti casi a pagare tariffe esorbitanti sul mercato nero per medicine e ossigeno e i gruppi di WhatsApp sono inondati di disperate richieste di aiuto.
L’India è una importante produttrice di vaccini ma è stata costretta a ritardare le consegne per concentrarsi sulla domanda interna. Finora ha somministrato oltre 130 milioni di dosi di vaccini, sul totale di quasi 1,4 miliardi di abitanti, da metà gennaio. Nel complesso, il Paese ha segnalato più di 15,6 milioni di casi confermati, il secondo dato più alto dopo gli Stati Uniti. Il numero di morti è di 182.553.
Mondo
India, esplode una bombola di ossigeno in reparto Covid: almeno 22 morti, diversi ustionati gravi
L'incidente è avvenuto all'interno dell'ospedale Zakir Hussain a Nashik, nello stato di Maharashtra, tra i più colpiti dal Covid. Gli ospedali di Nuova Delhi pericolosamente a corto di ossigeno. Nelle ultime 24 ore superati per la prima volta i duemila decessi causa Sars-Cov-2
La pandemia incalza in India, con un aumento record di contagi e vittime nelle ultime settimane. E ad aggravare la situazione nella città di Nashik, nello stato del Maharashtra, l’incidente avvenuto nel reparto Covid all’interno dell’ospedale Zakir Hussain, dove almeno 22 pazienti hanno perso la vita per lo scoppio di una bombola di ossigeno, causato da una valvola che aveva una perdita. Altri sono in gravi condizioni per le ustioni subite. Il Maharashtra, uno degli stati indiani più estesi e più colpiti dal Covid, è in lockdown da due settimane fino alla fine del mese.
Nelle ultime 24 ore l’India ha registrato un nuovo record di 295.041 contagi di coronavirus, e le vittime sono state per la prima volta più di duemila. Nonostante gli ospedali in difficoltà, il primo ministro Narendra Modi ha consigliato ai governi statali di non imporre un lockdown rigido, a favore di zone di microcontenimento. Gli ospedali di Nuova Delhi intanto si ritrovano pericolosamente a corto di ossigeno. La produzione dei principali farmaci per il coronavirus inoltre è rallentata o addirittura interrotta in alcune fabbriche e ci sono stati ritardi nell’invito a presentare offerte per impianti di generazione di ossigeno, secondo quanto riportato dalla stampa. I familiari dei pazienti sono costretti in molti casi a pagare tariffe esorbitanti sul mercato nero per medicine e ossigeno e i gruppi di WhatsApp sono inondati di disperate richieste di aiuto.
L’India è una importante produttrice di vaccini ma è stata costretta a ritardare le consegne per concentrarsi sulla domanda interna. Finora ha somministrato oltre 130 milioni di dosi di vaccini, sul totale di quasi 1,4 miliardi di abitanti, da metà gennaio. Nel complesso, il Paese ha segnalato più di 15,6 milioni di casi confermati, il secondo dato più alto dopo gli Stati Uniti. Il numero di morti è di 182.553.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).