Coltivare e pescare in modo sostenibile, mangiare in modo sostenibile e non sprecare il cibo. Sono le quattro sfide per non superare i limiti del nostro Pianeta, minacciato dalla perdita di biodiversità, dal cambiamento climatico, dal cambiamento d’uso del suolo e dall’alterazione dei cicli biogeochimici. Per questo il Wwf ha lanciato un cortometraggio, nella giornata mondiale della Terra, per sensibilizzare le persone sull’alimentazione sostenibile. Il più delle volte, infatti, il futuro della Terra dipende dalle scelte che facciamo a tavola.
Ambiente & Veleni - 22 Aprile 2021
“Alcuni cibi sono la fine del mondo”: il video del Wwf per un’alimentazione sostenibile
La Playlist Ambiente & Veleni
- 16:36 - Camera: domani presentazione rivista Arel su Andreatta con Prodi, Letta e Veltroni
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Giovedì 19 dicembre, alle ore 17, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto viene presentato il numero unico di Arel-la rivista "Nino Andreatta - Ricordi, analisi, documenti inediti a 25 anni dal suo silenzio", a cura di Mariantonietta Colimberti. Dopo il saluto della vicepresidente della Camera, Anna Ascani, interverranno Pierferdinando Casini, Mariantonietta Colimberti, Enrico Letta, Romano Prodi, Walter Veltroni. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.
- 16:26 - Lenti ICL: una soluzione efficace anche per miopie moderate
Roma, 16 dic. (Adnkronos Salute) - "Contrariamente a quanto si pensava, ovvero che le lenti ICL fossero perfette solo per i valori elevati di miopia o ipermetropia, da molti anni, io adotto l’impianto di queste lenti fachiche anche per pazienti con miopie moderate, ottenendo una qualità visiva spesso nettamente superiore rispetto a qualsiasi metodica laser. Inoltre, le lenti ICL mi permettono di curare pazienti che non possono essere operati con il laser e che presentano secchezza oculare ed anche patologie come il cheratocono, anche in stadio iniziale."
"In questo caso si trattava di un paziente con 18 diottrie di miopia, con nessuna possibilità di essere operato con tecniche laser, l'unica metodica per ottenere un’ottima qualità visiva e una correzione visiva adeguata era quella di sottoporlo all’impianto delle lenti ICL o lenti fachiche.
Ho scelto questa procedura affinché il paziente avesse un recupero veloce e, soprattutto, una qualità visiva nettamente superiore a quella delle lenti a contatto sotto corrette che utilizzava." Lo afferma Angelo Appiotti, medico oculista che opera a Milano e Verona.
Tra i vantaggi dell’impianto delle lenti intraoculari ICL, secondo Appiotti, "c’è sicuramente quello della reversibilità. Qualora la lente non fosse perfetta o ruotasse a causa di un astigmatismo non completamente corretto, può essere sempre risistemata rimossa o sostituita con un’altra."
La percentuale di correzione visiva "è molto vicina al 100% – assicura lo specialista –. Ci sono poi diversi parametri di cui tenere conto: età, caratteristiche anatomiche dell’occhio, condizioni generali anche lacrimali, difetto visivo, diametro pupillare e le necessità del paziente.
Questa tecnica permette anche agli sportivi professionisti di avere un ottimo risultato con un visus perfetto e meno rischi rispetto a un possibile indebolimento corneale per un intervento laser troppo spinto
L'intervento di ICL "è un intervento rapido – spiega il dr Appiotti – si esegue in anestesia topica, mediante la somministrazione di alcune gocce di anestetico.
una volta ottenuta una buona midriasi ( dilatazione della pupilla ) Si procede con una micro-incisione di 2 millimetri e 1/2 , si riempie la camera anteriore con un viscoelastico per creare spazio e permettere l’inserimento della lente ICL dietro l’iride e davanti al cristallino, in modo che, una volta che l’iride si richiuderà, nessuno potrà accorgersi che il paziente ha qualcosa all’interno dell'occhio."
L'intervento mediamente "può durare 5-10 minuti, ma non è un problema di velocità; l’importante è eseguire ogni manovra nel modo giusto" coi giusti tempi ed il massimo rispetto delle strutture anatomiche dell’occhio
- 16:26 - Concerto Capodanno Roma, Mahmood e Mara Sattei si sfilano: "No a censura Tony Effe"
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Anche Mahmood e Mara Sattei non saranno al concerto di Capodanno a Roma al Circo Massimo per protestare contro l'esclusione di Tony Effe. "Ho aspettato fino all'ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all'esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura", ha scritto Mahmood in una storia su Instagram.
"Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anche io non prenderò parte all'evento. Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione", scrive sempre via social Sattei.
La decisione da parte del Comune di Roma di chiedere un passo indietro a Tony Effe è arrivata dopo giorni di polemiche. La partecipazione del rapper al concerto di Capodanno era stata annunciata dallo stesso sindaco della Capitale Gualtieri. Subito dopo è scoppiato il caso: nel mirino ci sono i testi di alcune canzoni, giudicati misogini e contro le donne. "Non c’è nessuna censura, non stiamo parlando del diritto sacrosanto di Tony Effe di esprimersi e di fare concerti a Roma ma dell’opportunità di utilizzare risorse pubbliche dell’amministrazione, e quindi dei cittadini, per fare di lui uno degli ospiti del concerto di Capodanno", ha detto Gualtieri aggiungendo: "Nel momento in cui è risultato evidente che quella scelta avrebbe diviso la città e urtato la sensibilità di tanti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere un passo indietro perché per noi il concerto di Capodanno deve unire e non dividere la città’’.
Tony Effe aveva tentato di gettare acqua sul fuoco, con una storia sul proprio profilo Instagram: "Sono onorato di cantare al Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il Comune per questa opportunità", aveva scritto il rapper prima della decisione del Campidoglio di non farlo salire sul palco, "rispetto e amo tutte le donne e mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario. Roma ci vediamo a Capodanno".
"Stupore e dispiacere" per l'annuncio e poi l'invito a non esibirsiè stata espressa in una nota congiunta di Vivo Concerti srl, Friends&Partners spa e Pegaso management, rispettivamente promoter dei live di Tony Effe, organizzatori del concerto di Capodanno (sia Vivo Concerti che Friends & Partner) e il management dell'artista stigmatizzano il comportamento del Comune di Roma e la gestione della vicenda, che ha procurato un "danno d'immagine" al cantante, finora uno dei trionfatori di classifiche e airplay dell'anno.
Oggi la storia di Mahmood su Instagram, in cui annuncia ce non ci sarà neanche lui sul palco del concerto al Circo Massimo.
- 16:14 - Scuola: Ascani, 'ho ironizzato anche io su Valditara, aspetto querela'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "Mi autodenuncio e aspetto la querela di Valditara per avere anche io ironizzato sulle sgrammaticature dei suoi tweet. Solidarietà a Nicola Lagioia. Un potere piccolo piccolo per dimostrare di esistere, fa la voce grossa. Ma quel che dimostra è solo la sua triste debolezza". Lo scrive Anna Ascanin del Pd sui social postando un suo recente intervento in aula nel quale si rivolgeva così al governo: "Don Milani vi avrebbe detto che avete più in onore la grammatica che la Costituzione. Oddio a volte a leggere i tweet del ministro neanche la grammatica devo dire...".
- 16:08 - Concerto Capodanno Roma, Mahmood si sfila: "No a censura Tony Effe"
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Anche Mahmood non sarà al concerto di Capodanno a Roma al Circo Massimo per protestare contro l'esclusione di Tony Effe. Lo annuncia lo stesso cantante su Instagram: "Ho aspettato fino all'ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all'esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura", ha scritto Mahmood.
La decisione da parte del Comune di Roma di chiedere un passo indietro a Tony Effe è arrivata dopo giorni di polemiche. La partecipazione del rapper al concerto di Capodanno era stata annunciata dallo stesso sindaco della Capitale Gualtieri. Subito dopo è scoppiato il caso: nel mirino ci sono i testi di alcune canzoni, giudicati misogini e contro le donne. "Non c’è nessuna censura, non stiamo parlando del diritto sacrosanto di Tony Effe di esprimersi e di fare concerti a Roma ma dell’opportunità di utilizzare risorse pubbliche dell’amministrazione, e quindi dei cittadini, per fare di lui uno degli ospiti del concerto di Capodanno", ha detto Gualtieri aggiungendo: "Nel momento in cui è risultato evidente che quella scelta avrebbe diviso la città e urtato la sensibilità di tanti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere un passo indietro perché per noi il concerto di Capodanno deve unire e non dividere la città’’.
Tony Effe aveva tentato di gettare acqua sul fuoco, con una storia sul proprio profilo Instagram: "Sono onorato di cantare al Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il Comune per questa opportunità", aveva scritto il rapper prima della decisione del Campidoglio di non farlo salire sul palco, "rispetto e amo tutte le donne e mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario. Roma ci vediamo a Capodanno".
"Stupore e dispiacere" per l'annuncio e poi l'invito a non esibirsiè stata espressa in una nota congiunta di Vivo Concerti srl, Friends&Partners spa e Pegaso management, rispettivamente promoter dei live di Tony Effe, organizzatori del concerto di Capodanno (sia Vivo Concerti che Friends & Partner) e il management dell'artista stigmatizzano il comportamento del Comune di Roma e la gestione della vicenda, che ha procurato un "danno d'immagine" al cantante, finora uno dei trionfatori di classifiche e airplay dell'anno.
Oggi la storia di Mahmood su Instagram, in cui annuncia ce non ci sarà neanche lui sul palco del concerto al Circo Massimo.
- 16:02 - Messina Denaro: il boss per curarsi usava almeno 15 false identità
Palermo, 18 dic. (Adnkronos) - Sono almeno quindici gli alias usati dal boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. Lo hanno scoperto gli inquirenti che stanno indagando sui fiancheggiatori del capomafia arrestato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza. Tra i nomi usati da Messina Denaro, morto nel settembre del 2023, spicca il quello di Andrea Bonafede, il nome usato al momento dell'arresto. Ma ce ne sono anche altri, da Vito Accardo a Gaspare Bono o Salvatore Bono. Tutte false identità usate dal boss. E oggi, durante le perquisizioni negli ospedali gli investigatori erano proprio alla ricerca dei nominativi usati dal capomafia per capire i periodi in cui era stato visitato dall'oculista indagato per favoreggiamento.
- 16:02 - Gruppo Bracco firma accordo con ministero Esteri per promozione materie stem
Milano, 18 dic. (Adnkronos) - Il progettoDiventerò, l’iniziativa pluriennale ideata dalla Fondazione Bracco nel 2012 per sostenere la formazione di giovani studenti, grazie all’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Affari Esteri, varca i confini italiani. L’accordo siglato oggi a Milano tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco, farà sì che il “progettoDiventerò nel mondo” possa essere sperimentato, a partire dal 2025, dalle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Adis Abeba, e a seguire in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti.
L’iniziativa di Fondazione Bracco arriverà nelle scuole italiane all’estero (statali, paritarie e non paritarie) con l’obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie stem e favorire i percorsi scientifici al femminile. L’accesso delle donne al mondo della scienza è infatti ancora fortemente ostacolato da pregiudizi e stereotipi di genere. Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, ci vorranno ancora almeno 134 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale, con una significativa sotto-rappresentanza nei campi delle materie stem e nell’intelligenza artificiale. Secondo gli ultimi dati le donne rappresentano il 29% dei ruoli stem entry level e solo il 12,2% delle posizioni C-suite
Eppure, le competenze stem sono particolarmente richieste dal mercato professionale, per questo Fondazione Bracco ha dato vita a un manifesto intitolato “Mind the Stem Gap”, che intende proprio favorire i percorsi femminili in questi settori di studio.
“Questa iniziativa internazionale si inserisce nel progettoDiventerò, con il quale dal 2012 la nostra Fondazione ha sostenuto oltre 2.600 ragazze e ragazzi offrendo opportunità formative qualificanti per un valore di circa 4 milioni di euro” ha affermato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, in occasione della firma. “È fondamentale che le nuove generazioni - ha poi aggiunto - ricevano dalla scuola stimoli culturali in grado di accrescere la loro consapevolezza sui temi della parità tra generi, dell’inclusione scientifica e sociale, della sensibilità ambientale. Sono convinta che questa collaborazione con il Ministero degli Esteri potrà dare un contributo importante per la crescita di una cittadinanza globale, attenta alle proprie radici e insieme proiettata nel futuro”.
Con la sottoscrizione dell’accordo sul “progettoDiventerò nel mondo” ogni classe o gruppo di studentesse e studenti, guidati dai propri insegnanti, potrà realizzare – prendendo spunto dal Manifesto “Mind the Stem Gap” – un elaborato digitale individuale o collaborativo in cui approfondire figure rilevanti di scienziate del proprio Paese e far emergere l’importanza delle carriere stem per la società del futuro.Sono previsti tre premi, uno per ogni ordine di scuola (primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado), e Fondazione Bracco metterà inoltre a disposizione dell’Istituto vincitore la possibilità di esporre una mostra fotografica inerente all’ambito stem.